Covid, arriva il test "jolly": rileva virus respiratori con nanoesche

Covid, arriva il test “jolly”: rileva virus respiratori con nanoesche

Covid, arriva il test “jolly”: rileva virus respiratori con nanoesche

Redazione  |
lunedì 16 Gennaio 2023

Gli studiosi dell'Università di Cambridge starebbero mettendo a punto un nuovo test capace di individuare velocemente tutti i virus respiratori presenti in un organismo

Possibile svolta sulle modalità di rilevazione del Covid e, più in generale, di tutti i virus respiratori.

L’Università di Cambridge, infatti, avrebbe messo a punto il funzionamento di un nuovo test che promette di fornire risultati altamente accurati in meno di un’ora sulla presenza di un virus all’interno dell’organismo. Il test può rilevare contemporaneamente i virus respiratori più comuni: influenza, rinovirus, virus respiratorio sinciziale (Rsv), Sars-Cov-2. Se il classico attuale test Pcr è altamente specifico e accurato, è anche vero che può cercare un singolo virus alla volta e richiedere diverse ore per il risultato. Poiché molti patogeni respiratori comuni hanno sintomi simili, il nuovo test esplorato dagli scienziati, cercando più virus insieme, può contribuire a far sì che i pazienti ottengano più rapidamente il trattamento giusto. E potrebbe anche – prospettano gli autori del lavoro pubblicato su ‘Nature Nanotechnology’ – ridurre l’uso ingiustificato di antibiotici.

Test riuscirebbe a rilevare anche nuove varianti Covid

Inoltre, aggiungono gli studiosi di Cambridge, il test può essere facilmente modificato per rilevare diversi batteri e virus, comprese potenziali nuove varianti di Sars-CoV-2, il virus che causa Covid-19. Come funziona? La parola chiave è ‘nanobait’ del Dna, la tecnologia scelta dai ricercatori di Cambridge, i quali volevano sviluppare un test che utilizzasse l’Rna per rilevare direttamente i virus, senza la necessità di copiare il genoma, ma con una sensibilità sufficientemente elevata da essere utile in ambito sanitario. In pratica gli esperti si sono concentrati su strutture costruite da doppi filamenti di Dna con singoli filamenti sporgenti. Questi singoli filamenti sono ‘l’esca’, in quanto sono programmati per ‘pescare’ regioni specifiche nell’Rna dei virus bersaglio.

Specificità vicina al 100%

L’approccio, assicurano gli esperti, consente una “specificità vicina al 100%” grazie alla precisione delle strutture di nanobait programmabili. Ogni nanoesca rivela il virus bersaglio o la sua variante. “Volevamo vedere se potevamo cercare più virus in parallelo”, ha affermato Filip Bošković del Cavendish Laboratory di Cambridge, primo autore dell’articolo. “Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i virus respiratori sono la causa di morte del 20% dei bambini che muoiono sotto i 5 anni. Se ci fosse un test in grado di rilevare più virus in modo rapido e accurato, potrebbe fare un’enorme differenza”.

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