Il governo della Regione Siciliana - si sottolinea - è quello che ha previsto e continua a prevedere costanti misure di contenimento, talvolta più restrittive di quelle nazionali.
“Il
quotidiano ‘Il Manifesto’ ritiene che la Regione siciliana
abbia artatamente aumentato il numero dei suoi posti letto nella
diversa intensità di cure. Sarebbe stato sufficiente informarsi, se
si vuole escludere la malafede, e avrebbero appreso che in questo
momento la Regione ha impegnato un numero inferiore di posti letto
rispetto a quelli indicati a marzo (con una commissione ispettiva
ministeriale presente nell’Isola che ha verificato le terapie
intensive) e che, esattamente come tutte le Regioni italiane, ha
adottato nel confronto con il ministero della Salute tutte le linee
guida vigenti”.
Lo precisa l’assessorato della Salute della Regione Siciliana.
“Il governo della Regione Siciliana – si sottolinea – è quello
che ha previsto e continua a prevedere costanti misure di
contenimento, talvolta più restrittive di quelle nazionali. Non
abbiamo mai allontanato le restrizioni, semmai anticipate. Questa
disattenzione che diventa sempre più incomprensibile contro la
Sicilia è disancorata dalla realtà, tenuto anche conto che in area
medica, a differenza di altre Regioni, la nostra dotazione di posti
letto è in linea con le dotazioni organiche e che ogni settimana
vengono costantemente consegnati reparti realizzati dalla struttura
commissariale.
Quanto al numero complessivo dei medici impegnati, per la Sicilia
– chiosa l’assessorato regionale della Salute – valgono le stesse
regole che utilizzano tutte le Regioni, con l’aggiunta di una
importante attività di reclutamento che ha consentito di recuperare
di recente oltre duecento anestesisti con il più riuscito concorso
pubblico a tempo indeterminato”.