Covid, Catania, lascia ospedale dopo 68 giorni, "medici valorosi" - QdS

Covid, Catania, lascia ospedale dopo 68 giorni, “medici valorosi”

redazione web

Covid, Catania, lascia ospedale dopo 68 giorni, “medici valorosi”

venerdì 23 Aprile 2021

Ha vinto la sua battaglia contro il Covid-19 e ha lasciato l’ospedale dopo 68 giorni di ricovero in terapia intensiva. La protagonista di questa storia di speranza è una paziente di Adrano (Catania), di 65 anni.

La sua non è una storia isolata.

Prima di lei era stato dimesso un uomo, di 50 anni, dopo 42 giorni di degenza.

Nelle sue parole la gratitudine per gli operatori: “Siete stati meravigliosi e gentili. Mi avete salvato la vita e vi siete presi cura di me. Fate andare avanti la Sicilia, siete valorosi”.

“La paziente è stata trattata con terapia off label che combina l’uso dell’antinfiammatorio Baricitinib e dell’antivirale Remdesivir ed è stata sottoposta solo a ventilazione non invasiva”, afferma una nota dell’Asp.

La procedura di autorizzazione a questo trattamento è stata avviata il 29 dicembre 2020 dal precedente direttore dell’Unità Operativa, Pietro Ciadamidaro.

“Voglio ringraziare il direttore generale, Maurizio Lanza, e il direttore sanitario, Antonino Rapisarda, per la loro attenzione e la fiducia nei nostri confronti – dice Antonio Magrì, responsabile dell’Uoc di Anestesia e Rianimazione -. Insieme a Ciadamidaro hanno dotato il nostro servizio di una ulteriore possibilità di cura dei pazienti con Covid. Un plauso rivolgo agli infermieri e agli operatori socio-sanitari del reparto che con amorevole attenzione, professionalità e dedizione si prendono cura di tutti i pazienti ricoverati, e ai colleghi rianimatori che nonostante le difficoltà assicurano il loro impegno in prima linea e senza soste”.

Sino ad oggi, sono 17 i pazienti ad essere stati trattati con l’associazione di Baricitinib e Remdesivir. Per 10 pazienti, grazie a questa terapia, non è stata mai necessaria la ventilazione invasiva. “La terapia è promettente – concludeMagrì -.

Dai dati in nostro possesso possiamo, anche noi, confermare migliori tempi di recupero per i pazienti, e la riduzione delle giornate di degenza media, dell’indice di mortalità e del rischio di intubazione per quei pazienti sottoposti a ventilazione non invasiva. Attenzione, però, a non abbassare la guardia contro il Covid”.

Attualmente i pazienti ricoverati presso la Terapia Intensiva del “Maria SS.ma Addolorata” affetti da Covid-19, sono 7 di cui 2 intubati.

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