Covid, il Cnr, "In Italia crescita analoga all'Inghilterra" - QdS

Covid, il Cnr, “In Italia crescita analoga all’Inghilterra”

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Covid, il Cnr, “In Italia crescita analoga all’Inghilterra”

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lunedì 01 Marzo 2021

E' quanto emerge dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac)

La situazione dell’epidemia di Covid-19 in Italia è confrontabile a quella che si registrava nel Regno Unito nel dicembre 2020, quando la curva di incidenza dei positivi mostrava una crescita esponenziale con un tempo di raddoppio pari a 5.2 giorni.

E’ quanto emerge dalle analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

Il matematico rileva che in diverse regioni e province italiane si registra una crescita della curva epidemica di tipo esponenziale e, in proposito, sottolinea che “ad esempio, considerando il Regno Unito, dato un qualsiasi giorno nel periodo considerato, il valore della curva dopo 5 giorni aumenta del doppio di quanto è aumentato passando da cinque giorni prima al giorno corrente”.

Dall’analisi emerge una situazione eterogena, con andamenti diversi nelle regioni e soprattutto a livello delle province. “Una possibile spiegazione di questa differenza – osserva il matematico – risiede nella diversa percentuale con cui sono probabilmente presenti localmente le diverse varianti, che sembrano avere velocità di diffusione diversa. In particolare, sembra che la variante inglese abbia una diffusività maggiore di quella della variante prevalente nel 2020”.

L’ipotesi suddetta potrebbe essere validata da studi di tipo epidemiologico-genetico. Per questo motivo Sebastiani ritiene che “allo scopo di limitare la diffusione dell’epidemia, penso che sia opportuno, laddove ci sia una crescita di tipo esponenziale, mettere in atto subito misure restrittive analoghe a quelle adottate a livello provinciale in Umbria e che hanno portato, dopo circa due settimane, la curva media delle terapie intensive a livello regionale ad invertire la tendenza e ad avere l’attuale trend di diminuzione”.

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