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Covid, è allerta ricoveri in tre Regioni, bene la Sicilia

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Covid, è allerta ricoveri in tre Regioni, bene la Sicilia

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venerdì 14 Maggio 2021

È un quadro che descrive una situazione in complessivo miglioramento quello che emerge dall'ultimo monitoraggio settimanale

Continua, anche se lentamente, la decrescita della curva dell’epidemia da Covid-19 in Italia: l’indice di trasmissibilità Rt, secondo l’ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia, si è infatti ulteriormente abbassato arrivando al valore di 0,86 ed anche l’incidenza risulta ancora in discesa toccando i 96 casi su 100mila abitanti.

E buone notizie riguardano pure la situazione degli ospedali, con sole tre regioni – Lombardia, Toscana e Calabria – che sono sopra le soglie di allerta per l’occupazione dei posti letto per Covid in terapia intensiva e nei reparti di area medica.

È un quadro che descrive una situazione in complessivo miglioramento quello che emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale, ed anche i dati del bollettino quotidiano del ministero della Salute confermano un trend in discesa, anche se il numero della vittime nelle ultime 24 ore, pur in diminuzione, resta comunque alto arrivando a 182. Secondo il bollettino, sono 7.567 i positivi al test del coronavirus in un giorno, contro gli 8.085 di ieri. Sono invece 182 le vittime, in calo rispetto alle 201 di ieri. Si mantiene stabile il tasso di positività, al 2,5%, e sono 1.860 I pazienti ricoverati in terapia intensiva, 33 in meno rispetto a ieri.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 13.050 persone, 558 meno di ieri. Analogamente, pure i dati su base settimanale del monitoraggio mostrano un netto calo dei ricoveri. Infatti, solo Lombardia e Toscana sono sopra la soglia limite di occupazione del 30% per le terapie intensive mentre la Calabria è sopra la soglia limite del 40% per i reparti di area medica (contro 5 Regioni della settimana precedente). Il tasso nazionale di occupazione in intensiva è inoltre sotto la soglia critica ed è pari al 23%, ed il tasso di occupazione nei reparti ospedalieri di aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente, arrivando al 24%.

Dati valutati positivamente dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla consueta conferenza stampa al ministero della Salute per l’analisi del monitoraggio. In tutti i Paesi europei, ha spiegato, “le curve sono o stabili o in lenta decrescita e anche in Italia la curva indica una progressiva decrescita. Una decrescita lenta ma che continua in queste ultime settimane e si rileva in tutte le regioni”. Inoltre, “tre regioni – ha evidenziato – sono scese sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, soglia che recupera la possibilità di effettuare il tracciamento stabile dei casi”. Sono Friuli Venezia Giulia (44), Molise (41) e Sardegna (41). Altro dato importante è quello relativo all’età media dei nuovi casi di Covid-19: “L’Età media scende da 41 a 40 anni e la decrescita dei casi si rileva anche nella fascia tra 0 e 9 anni, che risultava invece in crescita nelle scorse settimane”. Negli anziani la decrescita è “maggiore e questo – ha aggiunto – è un indicatore della campagna vaccinale in corso”. Tuttavia, anche se la pressione sui servizi ospedalieri decresce, l’Rt è stabile sotto la soglia critica e continua anche a diminuire l’incidenza, “la variante inglese – ha avvertito Brusaferro – è dominante e dunque bisogna ridurre il numero di nuovi casi aumentando il numero di vaccinati e mantenendo le misure di mitigazione per accompagnare questa fase di transizione”. Sulla stessa linea il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: “Siamo di fronte a dati confortanti e la situazione sta migliorando ma dobbiamo puntare a raggiungere su tutto il territorio il valore di 50 casi per 100mila abitanti – ha detto – per riprendere il tracciamento”. Questo è l’effetto delle misure prese e della campagna vaccinale, che “sta dando i suoi effetti”. Ora però, ha concluso l’esperto, “bisogna accelerare la campagna di vaccinazione, come si sta già facendo”, perchè “abbattere la mortalità da Covid è un obiettivo prioritario”.

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