Febbre dopo seconda dose vaccino, cosa fare e quando preoccuparsi - QdS

Febbre dopo seconda dose vaccino, cosa fare e quando preoccuparsi

Febbre dopo seconda dose vaccino, cosa fare e quando preoccuparsi

domenica 28 Marzo 2021

Si tratta di un fenomeno del tutto passeggero e senza conseguenze di sorta, ai quali sembrano più esposti i giovani. Il parere dell'esperto

La febbre dopo la seconda dose del vaccino contro il Covid, soprattutto quello Pfizer, mentre con AstraZeneca il nostro organismo ha questa reazione già con la prima dose e meno con la seconda.

La febbre è il sintomo chiave, l’effetto collaterale più comune, oltre ai brividi, mal di testa, nausea, dolore al braccio.

Rispetto alla prima dose dei vaccini in corso di somministrazione contro il SARS-CoV-2 sono, questi, alcuni dei fastidi potenzialmente connessi alla seconda iniezione.

Come sottolineato più volte, si tratta di fenomeni del tutto passeggeri e senza conseguenze di sorta, ai quali sembrano più esposti i giovani e che non sono una sorpresa per i ricercatori.

QUANDO LA FEBBRE DEVE PREOCCUPARE

Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di eventi avversi non gravi, che appunto si manifestano con febbre, cefalea, dolori muscolari o articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.

In linea di massima gli effetti collaterali si verificano lo stesso giorno della somministrazione o al più il giorno successivo e si risolvono nel giro di 24/48 ore senza lasciare alcuna traccia.

Proprio per questo motivo non è necessario allarmarsi. Il consiglio generale è quello di utilizzare un semplicissimo antinfiammatorio e antipiretico.

Dopo la vaccinazione tutte le persone restano in osservazione per almeno 15 minuti dopo la vaccinazione, che diventano 60 minuti nel caso in cui vi sia la presenza di fattori di rischio per reazioni allergiche gravi, al fine di verificare che non vi siano reazioni di tipo anafilattico.

Nel caso in cui si continui ad avere la febbre elevata e persistente per diversi giorni, o altri sintomi ritenuti preoccupanti sarà necessario contattare il proprio medico curante.

L’ESPERTO: “SECONDA DOSE BOOSTER DI ANTICORPI”

Il primario di Malattie Infettive dell’ospedale “Sant’Elia” Giovanni Mazzola chiarisce alcuni aspetti degli effetti dei vaccini: “Tra gli operatori sanitari ai quali sono stati somministrati Pfizer e Moderna, circa un terzo ha manifestato transitori effetti collaterali quali dolori muscolari, febbre ma si è trattato di sintomi di breve durata e molto variabili da soggetto a soggetto.

Il dottor Giovanni Mazzola

Per quanto riguarda la febbre, dipende non tanto dal vaccino, quanto dalla reattività della persona al vaccino. Ci sono persone che tollerano meglio, che non hanno nessun disturbo, altre invece che hanno invece i sintomi che descrivevo sopra.

Il vero pericolo è quello di avere una reazione avversa, uno choc anafilattico, ma quello avviene nei primi minuti dopo l’inoculazione”.

Mazzola spiega anche cosa succede nella seconda dose: “Ci potrebbe essere una reazione maggior al richiamo perchè in quel caso c’è una sorta di “booster” di anticorpi nel nostro corpo, una dose più massiccia insomma, e per questo c’è una risposta immunitaria più forte. Dopo la prima dose sia Pfizer sia AstraZeneca immettono un 50/60% degli anticorpi nel corpo, che iniziano a funzionare dopo circa due settimane. La copertura completa (il 100% contro la malattia grave) si ha comunque sempre dopo la seconda dose”

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Un commento

  1. Rossano ha detto:

    buongiorno, ho fatto il richiamo (seconda dose) al vaccino pfizer il giorno 27 maggio,
    i sontomi sono iniziati alla sera con senso di stanchezza e debolezza generale, al mattino seguente è comparsa la febbre, sempre dai 37,5 ai 38 come punta massima, oltre ad una sinusite raffreddore. oggi è il 2 giugno la situazione è leggermente migliorata la febbre compare alla sera,
    grandi sudate durante la notte.
    Prendevo la tachipirana 1000, inutile nel modo più completo
    ho preso dell’OKI per i dolori nevralgici
    e alla fine ho preso un antibiotico, che mi ha abbattuto la febbre almeno durante il diurno

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