La direttrice del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze del Sacco di Milano commenta la circolare che raccomanda la quinta dose
“Non possiamo continuare a vaccinarci ogni 3 mesi. Si dia il giusto spazio, ove necessario, alle terapie, adesso che Covid non è più la malattia grave di prma”, e si punti a “un vaccino annuale con l’anti-influenza”. Così Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, commenta all’Adnkronos Salute la circolare ministeriale in cui si raccomanda a over 80, ospiti delle Rsa e over 60 fragili per patologie di base di farsi somministrare una quinta dose di vaccino anti Covid-19 bivalente aggiornato alle varianti Omicron. Quinta dose che potranno ricevere, su richiesta, anche tutti gli altri over 60.
Sul fronte vaccinazioni, dunque, l’esperta indica come obiettivo quello di un prodotto annuale da co-somministrare insieme alla profilassi antinfluenzale. Magari un prodotto ‘2 in 1’, che con una sola iniezione stimola la risposta immunitaria contro entrambe le infezioni? “Dipende dalla qualità del prodotto che si riesce a proporre”, risponde Gismondo.