Covid, Figliuolo come Francia, green pass per eventi e ristoranti - QdS

Covid, Figliuolo come Francia, green pass per eventi e ristoranti

Covid, Figliuolo come Francia, green pass per eventi e ristoranti

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martedì 13 Luglio 2021

La nuova strategia francese per cercare di frenare la corsa della variante Delta piace a Figliuolo e potrebbe essere anche praticata dall’Italia

“La terza dose di vaccino sarà garantita a tutti”, lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo, al Tg2 Post. Sulla terza dose, il generale ha precisato di voler uscire dalla logica degli hub ed ha aggiunto che: “Più che terza dose, lo chiamano un richiamo.

Non si sa ancora della reale
necessità o meno”. “Abbiamo prenotato grossi quantitativi di dosi per
coprire fabbisogni e avere anche una scorta. Bisognerà uscire piano piano dalla
logica degli hub e utilizzare al massimo la capacità dei medici di medicina
generale, farmacisti, pediatri di libera scelta”.

“Se il richiamo valga per tutti o solo per fragili, anziani, etc… questo lo vedremo”. Sì alla scelta di Macron sul Green Pass Pass per ristoranti e trasporti come in Francia?

”Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione”. 

Dobbiamo raggiungere l’80% della popolazione vaccinata per la fine di settembre“: ha continuato Figliuolo, sottolineando “una serie di iniziative, pensiamo alle notte magiche, agli open day, open night, per avere vaccino senza prenotazioni”.

“Siamo a 58 milioni di inoculazioni, intorno al 45% della popolazione – ha sottolineato – lo ritengo un dato importante, chiaramente non basta. Dobbiamo intercettare i cosiddetti indecisi, a livello europeo li chiamano esitanti”.

“Quando sono stato nominato commissario c’è stata una svolta, mi sono molto focalizzato sui sistemi informativi, prima non c’era l’inserimento della tessera sanitaria, poi abbiamo aumentato il lavoro con il sistema Poste, dopo di che c’è stato un lavoro costante e capillare nella gestione del quotidiano. C’è un fiducia reciproca con le Regioni”.

“Abbiamo visto che se si fa squadra, si può vincere la sfida di un’emergenza così complessa, si arriva a delle soluzioni, anche problemi complessi possono essere scomposti. È una delle maggiori lezioni apprese”, ha detto ancora Figliuolo.

“Il vaccino Reithera si sta avviando verso la terza fase, ci vorranno ancora tra i 5 e i 6 mesi per passare in produzione, ho discusso con Giancarlo Giorgetti (ministro dello Sviluppo economico, ndr) di questi temi. Nello specifico di Reithera si sta aspettando il passaggio dalla seconda alla terza fase della sperimentazione mentre sono in corso negoziazioni di un vaccino mRna – tra quelli che già esistono – su licenza in italia e le interlocuzioni sono a buon punto”, ha concluso Figliuolo

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Un commento

  1. Vincenzo ha detto:

    Ma ci rendiamo conto o no che in Italia stanno trasformando i “diritti” in “doveri”? Ma siamo UOMINI (cittadini) o CAPORALI (militari) costretti all’obbedienza gerarchica in un ambiente, quello militare, dove non esiste la democrazia? Il GENERALE, addirittura, gioca con l’utilizzo dei verbi transitivi e dice “CONVINCERE gli ultimi irriducibili” quando invece si vuole “COSTRINGERE” con sotterfugi diabolici (come l’uso del “green pass”) per far credere alla gente di essere “liberi” di poter circolare ed andare ovunque? Lo stanno facendo con i nostri giovani… che pur di essere liberi di andare al bar, al cinema, allo stadio… e presto anche nei centri commerciali e ristoranti, sono stati COSTRETTI a farsi vaccinare. Una “libertà di scelta” non più “libera” veramente ma “indotta”.

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