Covid, il Green pass anche dai medici di famiglia e in farmacia - QdS

Covid, il Green pass anche dai medici di famiglia e in farmacia

Covid, il Green pass anche dai medici di famiglia e in farmacia

venerdì 18 Giugno 2021

In vigore dal prossimo mese, consentirà di viaggiare e partecipare a ogni tipo di evento. Come ottenerlo e cosa consente. Rimandato a luglio il dibattito sulla proroga dello Stato d'emergenza

Rimandato a luglio il dibattito sulla proroga o meno dello Stato d’emergenza, quando molto probabilmente sarà anche possibile togliere la mascherina all’aperto, il Governo ha dato ieri il via libera al green pass italiano che dal primo luglio andrà a integrarsi con il Digital green certificate europeo.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che definisce le modalità di rilascio, gli ambiti di utilizzo e i soggetti che dovranno verificare la validità dei certificati.

Questi, ed è la grossa novità, saranno rilasciati anche dalle farmacie e consentiranno da un lato di spostarsi nei Paesi Ue e nelle zone rosse e arancioni italiane, e dall’altro di accedere agli eventi in cui è prevista la presenza di più persone. E consentirà probabilmente l’ingresso alle discoteche.

Come ottenere il Green pass

A partire dalle prossime ore gli italiani cominceranno a ricevere delle mail o degli sms con l’indicazione che il green pass è disponibile e un codice per scaricarlo su qualsiasi device.

I primi a ricevere le notifiche saranno coloro i quali sono vaccinati da più tempo e a seguire tutti gli altri. In ogni caso i messaggi giungeranno entro il 28 di giugno, a quanto garantisce il Governo.

Tutti gli italiani che ne hanno diritto riceveranno un Qr code che contiene uno dei tre certificati richiesti: quello vaccinale – si ottiene o dopo la 2/a dose o 15 giorni dopo la 1/a ed è valido fino alla somministrazione della seconda – che vale nove mesi, quello di guarigione, che vale sei mesi, e quello seguente a un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Come scaricarlo

Il green pass sarà scaricabile dal sito www,dgc.gov.it, dal fascicolo sanitario, dalle app Immuni e Io, che mercoledì ha avuto il via libera dal garante della Privacy.

Chi ha poca dimestichezza con i sistemi digitali potrà invece andare dal proprio medico di famiglia o dal pediatra e in farmacia e farsi stampare il certificato presentando semplicemente la tessera sanitaria.

Cosa consente di fare

Nei 19 articoli del decreto vengono dunque definiti tutti i dettagli di quello che sarà per i prossimi mesi il documento più importante da tenere in tasca o sui cellulari, così come è stata l’autocertificazione durante il lockdown: il pass servirà infatti non solo per spostarsi ma anche per accedere a fiere, concerti, partite di calcio e altri incontri sportivi, feste per matrimoni e compleanni, per far visita agli anziani nelle Rsa.

Ed è questo il motivo per il quale i controlli sulla validità spetteranno non solo, come è ovvio, ai pubblici ufficiali, ma anche a tutti coloro che organizzano gli eventi per i quali è richiesto il pass: il “personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi”, i “soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi”, il “proprietario o il detentore di luoghi e locali presso i quali si svolgono eventi e attività”, i “vettori aerei, marittimi e terrestri”, i gestori delle Rsa.

Verso il ritorno alla normalità

La Certificazione verde Covid-19, così si chiama il pass italiano, rappresenta dunque un ulteriore step di quel cronoprogramma definito da Draghi a partire dalle aperture del 26 aprile per un ritorno graduale alla normalità.

E’ arrivato nel giorno in cui il Centro europeo per la prevenzione e il controllo sulle malattie (Ecdc) ha aggiornato le raccomandazioni approvate dal Consiglio Ue alla luce del miglioramento generale della situazione: niente test e quarantena per chi viaggia in aereo in Europa dopo le due dosi di vaccino o se si è avuto il Covid negli ultimi sei mesi, mantenendo però il distanziamento di almeno un metro e, soprattutto, le mascherine in tutte le fasi del trasferimento.

Un tema, quello delle mascherine, che assieme all’avvicinarsi della scadenza dello stato d’emergenza prevista per il 31 luglio, continua ad animare il dibattito e la polemica politica.

In molti chiedono che l’addio a uno dei simboli della pandemia, almeno all’aperto, arrivi il prima possibile: il presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, ha auspicato che avvenga in “poche settimane” e il sottosegretario pentastellato alla Salute, Pierpaolo Sileri, concorda, ipotizzando il primo luglio come data della “liberazione”.

La retromarcia di Salvini

L’ondivago Matteo Salvini, dopo aver tuonato contro la proroga delle misure emergenziali e inneggiando alla “libertà di respiro”, dopo un colloquio con Draghi si è messo in riga, ricevuta la promessa che dello stato d’emergenza si parlerà in luglio.

Insomma, la Lega continua a cercare di cavalcare, alla ricerca di consensi, la tigre della pandemia. Non sempre con buoni risultati. Ha infatti presentato una mozione al Senato in cui si chiede di procedere alle vaccinazioni di tutti coloro che hanno meno di 25 anni “con la massima cautela”, prevedendo la “sospensione immediata” per gli under 16 proprio nel giorno in cui l’Italia è inorridita per la morte, a Modena, di Mario Ruocco, 14 anni, originario della provincia di Salerno, che ha avuto “gli organi interni distrutti dal virus”.

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