L’epidemiologo Massimo Ciccozzi, sostiene che le due condizioni necessarie per parlare di possibili riaperture sono l’aumento delle vaccinazioni e la discesa della curva
Aumento delle vaccinazioni e discesa della curva: queste, secondo l’epidemiologo molecolare dell’Università Campus Biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi, le due condizioni necessarie per parlare di possibili riaperture, tenendo sempre al primo posto il dato sull’incidenza dei nuovi infetti “che è il valore primario su cui basare future decisioni”.
Per parlare di riaperture, dice Ciccozzi all’ANSA “dobbiamo aver vaccinato almeno il 90% degli over 60, la fascia con il tasso di letalità più alto che va dal 3 fino al 20 per cento nei grandi anziani.
Poi possiamo pensare man mano di allentare, prima sui ristoranti con il rispetto rigido delle regole, poi si può pensare ad aprire teatri e cinema con il 25-30 per cento di capienza, distanziamento nell’occupazione dei posti e mascherina obbligatoria per la durata degli spettacoli. Tanto più che i posti sono numerati e il pubblico facilmente individuabile in caso di necessità”.
Nelle riaperture anche le palestre stabilendo un limite negli ingressi e il rispetto rigoroso delle norme anti-Covid, sottolinea l’esperto. Per i concerti, invece, secondo Ciccozzi sarebbe opportuno varare un altro percorso con tamponi e tracciamento “secondo l’esempio di Barcellona”.
“La prossima settimana – dice Ciccozzi – è quella decisiva per le vaccinazioni.
Dai dati che emergeranno potremo fare previsioni più precise, tanto più – conclude – che lunedì 19 aprile la Uefa ha chiesto all’Italia di rispondere sull’ammissione o meno dei tifosi ai match per Euro 2020″.