Cronaca

Obbligo Green pass, dove si potrà entrare senza, ecco le possibili eccezioni

La farmacia, l’ospedale, l’ambulatorio del medico di base o il veterinario. Sono queste, secondo quanto si apprende, alcune eccezioni all’obbligo di esibire il green pass per l’accesso servizi e attività commerciali in arrivo con il Dpcm previsto dall‘ultimo dl Covid, in preparazione.

Ad essere consentite senza certificato (base o rafforzato) dovrebbero essere, quindi, le esigenze alimentari (ma non quelle attività come ristoranti e bar per intenderci) quelle sanitarie, oltre quelle di giustizia e pubblica sicurezza.

Le eccezioni per l’obbligo green pass in vigore dal 1 febbraio

Il Dpcm deve essere varato “entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore» del decreto, c’è tempo quindi fino al 22 gennaio. Nell’elenco delle eccezioni sono inseriti i servizi considerati «necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.

Dove continuerà a essere obbligatorio il green pass

Con il decreto in vigore dal 10 gennaio, è scattato l’obbligo di super green pass per tutti i mezzi di trasporto pubblici (treni, aerei, pullman, navi, bus, metro, tram), per i servizi di ristorazione all’aperto, musei, piscine al chiuso e all’aperto, palestre, centri termali e parchi divertimento, alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (come battesimi o matrimoni); sagre e fiere, congressi, impianti di sci, sport di squadra anche all’aperto (come il calcetto); centri culturali, sociali e ricreativi per le attività al chiuso all’aperto; sale gioco, sale bingo e casinò.

Dal 20 gennaio, invece, servirà solo il green pass base, ottenibile anche solo con un tampone, per andare dal parrucchiere, dal barbiere e dall’estetista o in un ufficio pubblico.