La variante inglese è stata identificata nell'88% delle regioni analizzate. Con stime diversificate comprese tra lo 0 e il 59%. La prevalenza nazionale è pari al 17,8%. Questi i dati i rilevi di 10 giorni fa
Dopo i diversi esperti che nelle scorse ore hanno lanciato l’allarme sulla pericolosità delle nuove varianti del virus, anche l’Istituto superiore della sanità chiede maggiori misure restrittive per arginarne la diffusione.
Iss: “Varianti, maggiore trasmissibilità”
“Nel contesto italiano, in cui la vaccinazione delle categorie di popolazione più fragile sta procedendo rapidamente ma non ha ancora raggiunto coperture sufficienti, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante se non vengono adottate misure di mitigazione adeguata”. E’ quanto sottolinea l’Istituto superiore di sanità nello studio di prevalenza della variante VOC 202012/01 (Regno Unito) in Italia relativo alla indagine svolta lo scorso 4-5 febbraio.
Considerata la circolazione nelle diverse aree del Paese “si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0, rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto”.
Variante inglese nell’88% delle regioni
Secondo i rilievi dell’Iss, la variante UK è stata identificata nell’88% delle Regioni/PPAA partecipanti all’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità lo scorso 4-5 febbraio. Le stime di prevalenza regionale risultano però molto diversificate, con stime comprese tra 0% e 59%. La prevalenza nazionale è pari a 17,8%. In totale, hanno partecipato all’indagine del 4-5 febbraio 16 Regioni/PPAA.
Tre Regioni/PPAA, precisa l’Iss, non hanno partecipato all’indagine. Una regione invierà i dati nei prossimi giorni, mentre un’altra Regione ha le analisi ancora in corso. Hanno complessivamente partecipato 82 laboratori. Su 3.984 casi con infezione da virus SARS-CoV-2 confermata con real-time PCR (RT PCR), sono stati effettuati 852 sequenziamenti del gene S o sequenziamenti in NGS, di questi 495 infezioni sono risultate riconducibili a virus SARS-CoV-2 variante VOC 202012/01. “Considerata la maggior trasmissibilità della variante studiata, e considerato l’andamento in altri paesi interessati precocemente dalla diffusione della VOC 202012/0, è prevedibile – afferma l’Iss – che questa nelle prossime settimane diventi dominante nello scenario italiano ed europeo“.