Anche agli Statali. La libertà di movimento data dal certificato verde convince molti scettici a vaccinarsi. L'idea di una campagna per combattere il "calo d'attenzione" denunciato da Nello Musumeci
Green pass: un nuovo decreto dovrà renderlo obbligatorio da ottobre per i dipendenti statali, tutte le categorie che lavorano in luoghi dove è già richiesto e forse anche per gli autisti del trasporto pubblico locale e per i passeggeri.
Ed è subito scontro politico, visto che la Lega “di lotta e di governo” continua a tenere tirato il freno a mano dell’esecutivo di Draghi sui temi della difesa della popolazione dal Covid.
Aventiniano sull’obbligo vaccinale e l’estensione del Green pass ma anche sulle mascherine a scuola, Matteo Salvini torna a puntare sui tamponi gratuiti, anche se gli scienziati hanno detto e ripetuto che servirebbero soltanto a diluire l’effetto positivo del certificato verde.
Schermaglie politiche
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, apprezza. E la cosa viene notata da Luigi Di Maio: il ministro degli Esteri, infatti, non ha mancato di sottolineare “Salvini deve decidere se inseguire la Meloni o il bene del Paese”.
E se sulle questioni sul tappeto la Lega dovesse continuare a tenere queste posizioni, si potrebbe andare verso un voto di fiducia.
G20, sindacati e imprese
E mentre oggi a Roma si svolge una riunione dei ministri G20 della Salute sul Covid, c’è grande attesa per l’incontro di domani tra sindacati e imprese quando Cgil, Cisl e Uil vedranno Confindustria e Confapi per discutere del lasciapassare sui luoghi di lavoro.
“Mi auguro – ha detto il leader Cgil, Maurizio Landini – che, tutti insieme, ci metteremo nella condizione di dire al governo: fai la legge sull’obbligo vaccinale, rendi gratuiti i tamponi per rendere gestibile questo processo nei luoghi di lavoro. Questo è passaggio molto importante”.
“È molto importante – ha aggiunto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra – che il premier Draghi si sia espresso apertamente a favore dell’obbligo vaccinale per tutti: la Cisl ribadisce la propria disponibilità a sostenere questa strada. Noi lo abbiamo detto fin dall’inizio: il vaccino è l’arma più efficace che abbiamo per superare la crisi sanitaria ed economica. È un dovere civile e morale”.
La questione degli accertamenti anti-Covid dovrà però essere ancora chiarita in tutti i suoi aspetti: già sulla verifica dei dispositivi di protezione da parte degli ispettori del Tpl è in corso una trattativa nazionale tra governo e sindacati, che al momento sono contrari.
La cabina di regia di giovedì
Intanto la road map avviata fin dal sei agosto scorso – quando fu deciso l’obbligo per accedere nei ristoranti, bar e cinema – prosegue e l’allargamento del pass ad altri settori sarà discusso nella cabina di regia di giovedì prossimo. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo le parole del premier Draghi, ha annunciato che nei “prossimi giorni” arriveranno “decisioni” per “una estensione del certificato ad altri ambiti”, parlando anche di estensione di quell’obbligo di vaccinazione “che già esiste per il personale sanitario e che la Costituzione consente”.
Ma quest’ipotesi sembra lasciare il passo a quella sull’obbligo del Green pass. Anche perché la libertà di movimento consentita dal certificato verde sta convincendo un numero sempre maggiore di scettici o indolenti a vaccinarsi.
L’impatto autunnale del virus
Ma a condizionare le decisioni – oltre ai numeri sulle somministrazioni del vaccino – sarà l’impatto della prossima ondata autunnale del virus all’orizzonte.
Per il momento non sono allarmanti, anzi: in Italia contagi, decessi e tasso di positività al Covid sono in calo, mentre crescono i ricoveri.
La situazione, però, è diversa regione per regione: se mentre ieri il Lazio ha annunciato di aver raggiunto l’immunità di gregge, in Sicilia la situazione è ben diversa.
Sicilia sempre prima nei contagi
L’incidenza dei contagi nella nostra Isola, secondo il bollettino di ieri, è salita dal 6,1 al 6,1% e la Sicilia resta sempre al primo posto con milleduecento casi di nuovi contagi.
Quasi il doppio rispetto alla seconda regione, il Veneto con 645 casi.
In Sicilia gli attuali positivi sono 28.285 con un incremento di 155 casi. I guariti sono 1.023 mentre si registrano altre 22 vittime che portano il totale dei decessi a 6.434.
Musumeci invoca maggiori controlli
E il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in una nota inviata ai nove prefetti dell’Isola, ha chiesto loro “uno sforzo maggiore: una sorveglianza delle Forze dell’ordine più diffusa ed efficace, che scoraggi gli indisciplinati e alimenti fiducia nelle persone responsabili”.
“Avverto in giro – ha affermato – un pericoloso calo di attenzione”.
Comunicazione e Green pass
Probabilmente la Regione siciliana, che sta investendo cifre cospicue nella Comunicazione, potrebbe provare a combattere il “pericoloso calo d’attenzione” denunciato dal Governatore proprio con una campagna di promozione del Green pass, puntando sulla libertà di movimento che il certificato verde consente. E tutto questo potrebbe portare a incrementare il numero di vaccinati.