Nonostante il nuovo Dpcm sia in vigore da ieri, il Comitato tecnico scientifico ha espresso "Grande preoccupazione" e il Viminale ha effettuato una stretta su assembramenti e movida. I numeri in Sicilia, undicesima per contagi. Prorogati i controlli anti-Covid per chi arriva nell'Isola. Da oggi hub vaccinale a Siracusa
“Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione ‘io resto a casa’. Ci sarà l’Italia come zona protetta. Gli spostamenti saranno possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute”.
Con queste parole alle 21 del nove marzo del 2020 durante una diretta tv, l’allora premier Giuseppe Conte comunicò al Paese la chiusura totale, il lockdown per arginare quella pandemia che si annunciava come una catastrofe.
A quasi un anno da quel primo lockdown, con un nuovo premier, Mario Draghi, e una nuova maggioranza, l’Italia rischia di tornare al punto di partenza.
Nonostante il nuovo Dpcm, il primo dell’era Draghi, sia entrato in vigore ieri, dagli esperti del Comitato tecnico scientifico è arrivata di nuovo, forte, la richiesta di innalzare le misure, in particolare nelle aree dove vengono chiuse le scuole.
Ad allarmare è l’elevata diffusione delle varianti del virus – ieri a Varese è stato scoperto il secondo caso di una “rarissima” -, per l’inevitabile pressione sul sistema sanitario, in particolare in alcune Regioni: ieri, per il quarto giorno consecutivo, è stata superata la soglia dei ventimila nuovi casi giornalieri, e il numero delle vittime sfiora ormai il triste bilancio dei centomila morti.
La Sicilia sta nel mezzo
La Sicilia è risultata, secondo l’ultimo bollettino, undicesima nel contagio giornaliero: 592 i nuovi positivi su 26.236 tamponi processati e con dieci vittime, per un totale di 4.223 dall’inizio della pandemia.
Il numero degli attuali positivi è di 19.727, con decremento di 2.951 casi rispetto a ieri. I guariti sono 3.533. Negli ospedali i ricoverati sono 783, sette in meno rispetto a ieri, quelli in terapia intensiva sono 121, uno in più. Il presidente della Regione Nello Musumeci con una ordinanza ha prorogato i controlli anti-Covid per chi arriva in Sicilia. La precedente è scaduta ieri. Restano dunque le verifiche in porti e aeroporti avviate fin dall’estate scorsa, intensificate a dicembre e che la Regione ha deciso di mantenere anche in questi mesi. Nelle ultime settimane, inoltre, tutti i punti di controllo e i drive-in possono contare anche su tamponi di nuova generazione. La Regione Siciliana ricorda che, chi fa il proprio ingresso nell’isola, è tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it. Questa misura non è prevista per i pendolari che hanno lasciato l’Isola per un periodo inferiore ai quattro giorni. Intanto, prosegue l’attività degli hub nell’ambito della campagna vaccinale. A quelli già operativi a Palermo e Catania, domani si aggiungerà anche la struttura di Siracusa.
E a dimostrazione del fatto che la situazione è molto seria, in una nuova circolare il Ministero dell’Interno ha annunciato – dopo i fatti di Milano, ma non solo – la stretta sulle zone della movida, in particolare nei giorni festivi e prefestivi.
Episodi di assembramenti e feste illegali continuano ad essere segnalati in tutt’Italia, da Roma, a Bologna, alla Puglia. L’ultimo bilancio del Viminale (di venerdì) parla di controlli su centomila persone, con multe a 1.400 , 23 denunce e 33 locali chiusi.
Il Dpcm e le scuole chiuse in Sicilia
Nel nuovo Dpcm Mario Draghi conferma di fatto l’impianto di quelli di Giuseppe Conte fino al prossimo sei aprile e affida ai presidenti di Regione la possibilità di sospendere l’attività scolastica nelle aree più a rischio, come quelle in cui vengano registrati più di duecentocinquanta contagi ogni centomila abitanti, che ha portato nei giorni scorsi il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci a chiudere gli istituti scolastici di dodici Comuni dell’Isola.
E a Capaci, nel Palermitano, diversi casi di positivi in una scuola tra insegnanti e studenti hanno convinto il sindaco Pietro Puccio a disporre la chiusura della sede centrale della Direzione Didattica “Alcide De Gasperi”.
Resta in vigore anche lo stop agli spostamenti tra Regioni, esteso fino al 27 marzo.
Un’eccezione, come spiega il Viminale, riguarda la partecipazione a manifestazioni che si svolgono in un’unica città. Per farlo bisognerà comunque avere con sé l’autocertificazione.
Cts e divieto di spostamento fino a Pasqua
Non è escluso, tuttavia, che il divieto di spostamento venga prolungato almeno fino a Pasqua, facendo seguito così anche alle raccomandazioni degli scienziati.
Il Comitato Tecnico Scientifico, infatti, ha espresso “grande preoccupazione” per l’evoluzione della pandemia richiedendo l'”innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale” e la “riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità”.
Centri commerciali nel mirino
Nessun lockdown richiesto, ma un incremento delle restrizioni, appunto, che potrebbero coinvolgere altri servizi, come i centri commerciali, nelle aree dove viene stabilito lo stop alla didattica in presenza.
Alla luce delle raccomandazioni, non è escluso che si possa tornare alle restrizioni di Natale, con limitazioni nel weekend e l’anticipo del coprifuoco, attualmente in vigore dalle 22 alle 5 del mattino.
Intanto da domani saranno sempre meno gli studenti che potranno seguire in presenza le lezioni, con le Regioni che varano aree rosse chiudendo Comuni, città o province.
Per la prima volta, invece, una regione – la Sardegna – sta sperimentando il bianco. Per questo il governatore, Christian Solinas, ha disposto test obbligatori per chiunque voglia raggiungere l’Isola.
Prorogati controlli per chi arriva in Sicilia
E in Sicilia sono stati prorogati i controlli anti-Covid per chi arriva nell’Isola, come prevede l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci dopo la scadenza della precedente.
Restano dunque le verifiche in porti e aeroporti avviate fin dall’estate scorsa, intensificate in dicembre e che la Regione ha deciso di mantenere anche in questi mesi.
Nelle ultime settimane, inoltre, tutti i punti di controllo e i drive-in possono contare anche su tamponi di nuova generazione.
Le disposizioni per chi arriva
La Regione Siciliana ricorda che, chi fa il proprio ingresso nell’isola, è tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it. Questa misura non è prevista per i pendolari che hanno lasciato l’Isola per un periodo inferiore ai quattro giorni. Sulla piattaforma online è possibile dichiarare di aver effettuato un tampone molecolare nelle 48 ore antecedenti l’arrivo.
Chi non ha avuto la possibilità di sottoporsi all’esame, è tenuto a effettuare il tampone in uno dei drive-in allestiti dalle Asp. Chi non intende seguire questa procedura, può effettuare l’esame presso un laboratorio autorizzato a proprie spese. Chi non seguirà nessuna delle due indicazioni, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni e di comunicarlo al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o all’Asp.
Da oggi hub vaccinale a Siracusa
Intanto, prosegue l’attività degli hub nell’ambito della campagna vaccinale.
A quelli già operativi a Palermo e Catania, oggi si aggiungerà anche la struttura di Siracusa.
Nelle prossime settimane, saranno attivati nuovi hub per le vaccinazioni negli altri capoluoghi che affiancheranno i punti di somministrazione del Sistema sanitario regionale.