Covid, Montagnier, "Una follia voler vaccinare anche i bambini" - QdS

Covid, Montagnier, “Una follia voler vaccinare anche i bambini”

Covid, Montagnier, “Una follia voler vaccinare anche i bambini”

venerdì 19 Novembre 2021

Il premio Nobel, in un'intervista a France Soir, ha ribadito non solo il suo dissenso verso i vaccini Covid, ma ha fortemente attaccato la possibilità di farlo ai bambini

Luc Montagnier continua a far parlare di sè in Francia e non solo. Il premio Nobel, in un’intervista a France Soir, ha ribadito non solo il suo dissenso verso i vaccini Covid, ma ha fortemente attaccato la possibilità di farlo ai bambini. A suo parere, in questo modo si mettono a rischio “intere generazioni”.

Le parole di Montagnier

“Sono scandalizzato per il fatto che si vogliano vaccinare i bambini. Stiamo davvero intaccando le generazioni future – ha detto Montagnier durante l’intervista -. Bisogna sapere che, per esempio, con il glifosato, ci sono studi che dimostrano dove sono confermati degli effetti epigenetici. Le persone che assumono il glifosato nella dieta, trasmettono qualcosa che si manifesterà nelle generazioni successive.

Questo è dimostrato nei topi per il momento, ma può essere esteso anche agli esseri umani, dobbiamo pensare questo. Dobbiamo sicurezza alle generazioni future e questo vale anche per l’Rna messaggero che ricevono dal vostro vaccino – ha continuato il Nobel -. L’Rna è totalmente un’incognita e la vaccinazione per tutti è una follia. Una follia vaccinale che non mi trova d’accordo.

Non sto dicendo che moriremo tutti per il vaccino, ma un certo numero di persone  soffriranno per questo, e questo non è accettabile. Effetti su generazioni che vedremo tra 5, 10 anni, è una cosa probabile e, ripeto, è una pazzia”.

Vaccini sicuri? Solo dopo una sperimentazione lunghissima

Un vaccino può considerarsi sicuro solo dopo un tempo di sperimentazione molto più lungo – dice Montagnier -. Questa campagna vaccinale è stata effettuata con errori di carattere scientifico e medico che hanno aggravato la situazione”.

Lo studioso attacca: “Nei vaccini di solito è presente il virus attenuato che una volta iniettato stimola il sistema immunitario in maniera delicata. Gran parte dei vaccini, anche se non tutti, somministrati per combattere questa pandemia sono una terapia genica che serve a stimolare la produzione di proteine nelle nostre cellule”.

E’ un sistema che ritengo innaturale perché fa sì che il nuovo materiale genetico sia inserito nel nostro genoma – conclude-. Nel corpo abbiamo cellule specializzate chiamate “cellule immunitarie” che da sole sono in grado di produrre anticorpi. Da qui le mie critiche ma ripeto, non sono contrario ai vaccini”.

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