Covid, mascherina e test prima di Natale e Capodanno: cosa fare

A Natale e Capodanno “occhio al Covid”, i consigli degli esperti

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A Natale e Capodanno “occhio al Covid”, i consigli degli esperti

Giuseppe Bonaccorsi  |
sabato 24 Dicembre 2022

Il Natale è arrivato, gli esperti infettivologi e i pediatri raccomandano prudenza in vista delle tradizionali feste e le riunioni di famiglia.

Sono troppi i virus che in questo periodo stano circolando anche se , è bene precisare, che la situazione non è affatto allarmante eccetto, però, per la grande numero di bambini che ogni giorno vengono portati in ospedale dai genitori per febbre alta e difficoltà respiratorie.

I medici temono che dopo le feste si potrebbe registrare un aumento dei casi e degli accessi ospedalieri e per questo consigliano ai cittadini alcuni accorgimenti per tutelare soprattutto le fasce più deboli.

“Chi ha il raffreddore indossi le mascherine”

“In queste feste natalizie – spiega Raffaele Falsaperla, direttore dell’Unità di Pediatria del Policlinico- San Marco – le famiglie, in vista dei tradizionali pranzi dovrebbero adottare una serie di accorgimenti di prevenzione, in particolare se a casa ci sono bambini piccoli fragili e anziani. Per questo noi pediatri raccomandiamo a quei parenti che hanno raffreddore e altri piccoli sintomi di tutelare gli altri parenti evitando abbracci, baci e indossando una mascherina protettiva FFp2″.

“Quest’anno rispetto agli ultimi due anni in cui l’influenza era praticamente sparita, abbiamo registrato una maggiore virulenza delle sindromi influenzali e del virus sicinziale, che provoca la bronchiolite nei bambini.

Un po’ tutti i reparti di pediatria sono pieni di piccoli pazienti ricoverati, ma la situazione non è allarmante, anzi da alcuni giorni registriamo una diminuzione degli accessi nel nostro pronto soccorso del San Marco. Ciononostante temiamo che le riunioni di famiglia per il Natale e il Capodanno possano far registrare nei primi giorni di gennaio un aumento dei casi e per questo raccomandiamo prudenza massima, che non significa evitare le riunioni, ma farle con alcuni accorgimenti”.

“I non vaccinati rischiano di più”

Dal direttore della Unità di Malattie infettive del Cannizzaro, Carmelo Iacobello, arriva invece l consiglio a fare massima attenzione all’influenza stagionale “che quest’anno – puntualizza – è molto più aggressiva del Covid“.

Cosa rischiano oggi i positivi al Covid

“Allo stato attuale, in fatto di Covid, siamo davanti a una patologia sostanzialmente molte meno aggressiva del passato, con soggetti che accusano sintomi blandi, dal mal di gola alla febbre spesso non alta. Certo, però, bisogna sempre considerare le fasce di fragili che possono sempre accusare sintomi che potrebbero anche essere gravi. Pure i non vaccinati devono stare attenti perché corrono un rischio maggiore di avere un aggravamento”.

“Devo dire – aggiunge Iacobello – che ancora oggi chi è stato vaccinato con la tripla dose se la cava con pochi giorni di malessere. Questo cambiamento è dovuto anche a una grande trasformazione del virus dal punto di vista genetico, tanto che appare talmente diverso da sembrare appartenere a un’altra specie di microrganismi.

Questa è una buona notizia anche se quello che sta accadendo in Cina preoccupa un tantino perché una massiccia  e veloce circolazione del virus su una popolazione mal vaccinata potrebbe dare origine ad altre varianti che nessuno può dire siano meno virulente di quelle attuali”.

Attenzione al virus influenzale

“Non possiamo dire la stessa cosa per il virus influenzale stagionale – ha proseguito il primario – che, al contrario, dopo due anni di stasi , ha rialzato la testa a tal punto che oggi noi infettivologi siamo più preoccupati per questa influenza che per il Covid”.

Anche Iacobello, come solo pochi giorni fa il primario di Pediatria del Garibaldi Nesima, Tony Palermo, continuano ad insistere per il ritorno ove necessario delle mascherine in certi contesti per tutelare  i più deboli.

Giuseppe Bonaccorsi

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