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Covid, Fauci: “Booster efficace al 78% contro malattia grave anche nell’era Omicron”

Covid, Fauci: “Booster efficace al 78% contro malattia grave anche nell’era Omicron”

Il celebre virologo americano sottolinea l’importanza della terza dose di vaccino, che garantisce ottima protezione contro le forme gravi del virus anche per Omicron

“Dopo 4-5 mesi dal booster” anti-Covid “c’è ancora il 78% di protezione dalla malattia grave e dall’ospedalizzazione anche nell’era Omicron. Stiamo osservando attentamente cosa succede a 6-7-8 mesi di distanza per determinare se questo 78% di protezione si mantiene o se sarà necessario un altro booster. Solo il tempo ce lo dirà”. Così il virologo Anthony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale Usa sulle allergie e le malattie infettive, in un video trasmesso durante il meeting ‘Highlights in Immunology’, promosso dall’Accademia nazionale dei Lincei e dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Anticorpi alti dopo 6 mesi

“E’ ormai chiaro – sottolinea Fauci – che il booster è necessario. Aumenta la neutralizzazione delle varianti, inclusa Omicron. E, secondo uno studio su Moderna, aumenta notevolmente la risposta anticorpale a Omicron, il livello rimane alto anche a 6 mesi dalla somministrazione. Numerosi studi sull’efficacia dei vaccini contro Covid-19 nella vita reale, mostrano che il booster ricostituisce la memoria e la protezione immunitaria, soprattutto contro malattia grave, ricovero e decesso”.

Verso un vaccino contro tutti i Coronavirus

“Non possiamo continuare a inseguire nuove varianti” di Sars-Cov-2, “abbiamo bisogno urgente di un vaccino universale, sono necessari approcci innovativi per indurre protezione ampia e duratura contro i coronavirus, noti e sconosciuti”, ha sottolineato il virologo. Fauci traccia la strada che porterà a un vaccino pan-coronavirus: “Ci arriveremo passo dopo passo: non avremo un vaccino universale al primo colpo, sarebbe troppo ambizioso, ma quello che possiamo fare è partire da un vaccino pan-SarsCoV-2 che protegga da tutte le varianti motivo di preoccupazione: Alfa, Beta, Gamma, Delta e Omicron”.

“Il passo successivo – prosegue – sarà un vaccino pan-Sarbecovirus, che protegga non solo da SarsCov2, ma anche da SarsCoV1 e altri virus che possono evolvere in infezioni umane”. Il virologo fa “un paio di esempi di vaccini pan-coronavirus allo studio ora: uno si basa sull’uso di nanoparticelle con frammenti di diverse proteine Spike, l’altro sulla somministrazione di SarsCoV2 e altri coronavirus inattivati attraverso uno spray nasale per dare un’ampia protezione contro beta-coronavirus umani e animali”.