Covid, Palazzolo Acreide, ristoratori occupano il Comune - QdS

Covid, Palazzolo Acreide, ristoratori occupano il Comune

Covid, Palazzolo Acreide, ristoratori occupano il Comune

giovedì 21 Gennaio 2021

Nella perla barocca del Siracusano da quattro giorni non lasciano l'aula consiliare, al centro della quale hanno piazzato una tavola imbandita, e dormono in sacchi a pelo. Divise da chef al sindaco leghista Gallo. La lettera a Conte

Si apprestano ad affrontare la quarta notte di occupazione del Comune, dormendo in sacchi a pelo, i dodici ristoratori di Palazzolo Acreide, perla barocca del Siracusano.

Da domani saranno cinque i giorni di permanenza nell’aula consiliare per protestare contro le misure anti-Covid che, a quanto affermano i ristoratori, penalizzano solo alcune categorie.

I manifestanti prima hanno consegnato al sindaco del paese, Salvatore Gallo (nella foto piccola), che ha deciso di sostenere la protesta, delle divise da chef, poi hanno deciso di occupare in modo pacifico l’aula, piazzandovi al centro una grande tavola imbandita.

Dormono nei sacchi a pelo con una turnazione per rispettare le disposizioni anti-coronavirus e nell’aula consiliare da oggi si sono aggiunti anche i titolari delle palestre.

“Rimarremo qui a oltranza” ha dichiarato Gallo – il primo sindaco del Siracusano entrato a far parte, nel gennaio dello scorso anno, della Lega – che ha già informato la Prefettura e la Regione dell’ occupazione pacifica.

“Non è corretto – ha sostenuto Gallo – che ci siano categorie di esclusi. La ristorazione per Palazzolo è asse portante della nostra economia”.

Nel centro il settore impiega circa quattrocento persone.

I dodici ristoratori che hanno dato vita alla protesta, su 32 presenti nel territorio, chiariscono di aver ricevuto i ristori ma di averli già restituiti per pagare le tasse, i contributi Inps, i dipendenti e gli affitti.

In una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, hanno chiesto la sospensione di tutte le rate dei mutui, e “il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori”.

Hanno chiesto, inoltre, il sostegno integrale per il pagamento delle utenze delle attività, il versamento dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza, l’annullamento di tutte le cartelle esattoriali pregresse”. A sostegno della protesta anche Cna e Confcommercio.

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