I miglioramenti, nonostante un mese di “restrizioni”, sono stati veramente molto, molto pochi. E c'è anche l'incognita 1 maggio
Palermo da giovedì zona arancione? Non è così scontato. Tutt’altro. E così anche per gli altri 21 comuni della Provincia in questo momento in lockdown, il ritorno ad un pò più di normalità potrebbe essere più lontano.
I DATI
La distribuzione territoriale dei contagi in Sicilia (oltre 1000) vede la provincia del capoluogo siciliano con 584 nuovi casi, oltre la metà di quelli rilevati su tutto il territorio regionale, segue Catania con 210, Messina 101, Siracusa 37, Trapani 19, Ragusa 66, Caltanissetta 33,Enna 18 e Agrigento con un solo caso.
Non ci vuole un matematico per capire che i miglioramenti, nonostante un mese di “restrizioni”, siano stati veramente molto, molto pochi. E anche se in questa pandemia abbiamo imparato che i dati a volte sono interpretati in maniera singolare, possiamo dire che il rischio di una proroga c’è.
Nella settimana dal 20 al 26 aprile i nuovi positivi nella Città Metropolitana sono stati 2.738. Il rapporto nuovi positivi settimanali per 100 mila abitanti è pari a 225,48 (ieri si era fermi a 219,22, quindi in salita).
La soglia del rosso automatico è 250, ma quando la provincia, da sola, ha più della metà dei casi di un’intera Regione e in alcuni luoghi, nonostante un mese di “chiusure”, i contagi non vogliono scendere, evidentemente si deve ripensare alla situazione.
Anche perchè, a complicare i piani di chi deve decidere, ci sarebbe la questione 1 maggio, che quest’anno cade di sabato, e tutto sarebbe pronto per una due giorni senza particolari restrizioni. Dunque, l’ipotesi che la zona rossa, pur con tutti i suoi ormai evidentissimi limiti, sia prolungata fino a giorno 3, non è ipotesi campata in aria.
I COMUNI INTERESSATI
I Comuni interessati dalla zona rossa nel Palermitano attualmente sono Palermo, Bagheria, Casteldaccia, Partinico, Giardinello, Borgetto, San Cipirello, Misilmeri, Baucina, Villafrati, Mezzojuso, Carini, Torretta, Cinisi, Termini Imerese, Lascari, Alimena, Giuliana, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi, Villabate, Monreale e Belmonte Mezzagno.
RESTRIZIONI E POLEMICHE
E mentre la Sicilia resta in zona arancione, con diversi
comuni “rossi” a partire da Palermo, i ristoratori e le altre
categorie colpite da chiusure prolungate tornano a farsi sentire. Come è
avvenuto oggi in piazza a Enna, con i tavoli apparecchiati davanti alla
Prefettura per la manifestazione “Mai più chiusi” che ha visto la
partecipazione di oltre 200 manifestanti. Chiedono al governo nazionale
l’eliminazione del coprifuoco e dei colori che condizionano l’andamento della
vita economica.