Parla Vincenzo Provenzano, presidente nazionale della Simdo, Società italiana metabolismo, diabete, obesità, nonché responsabile del Covid hospital di Partinico: "Situazione non facile"
Una campagna vaccinale a rilento, in Sicilia e in Italia, con i soggetti più fragile, come i diabetici e gli obesi, che ancora nemmeno sanno quando toccherà a loro accedere alla prenotazione.
Parla Vincenzo Provenzano, presidente nazionale della Simdo, Società italiana metabolismo, diabete, obesità, nonché responsabile del Covid hospital di Partinico, in provincia di Palermo: “Non si sa ancora quando saranno vaccinati i soggetti a rischio, con obesi e diabetici che hanno una mortalità altissima in confronto ad altre fasce, e fare una campagna vaccinale così a singhiozzo è un grosso rischio”.
Provenzano infatti lancia anche un altro allarme: “In questo modo si corre il rischio di creare nuove variante resistenti, com’è già successo – dice -. In ospedale a Partinico abbiamo soggetti infettati da una variante che sembra più virulenta e che è allo studio, probabilmente si tratta di quella inglese ma ancora più contagiosa.
E’ stata trovata in soggetti che vengono da San Cipirello e San Giuseppe Jato (zone rosse, ndr), anche giovani, 40-45 anni, ma già intubati e in rianimazione. Non è una situazione facile”.
Il presidente della Simdo lancia un appello all’assessore alla Sanità della Sicilia, Ruggero Razza, e al Governatore Nello Musumeci: “Deve essere un compito dell’Europa dare le direttive, e io sono un Europeista convinto. Sono certo – dice – che quando avranno la possibilità sia Razza, con cui mi sento spesso, e Musumeci, sapranno dare la giusta accelerazione. La Regione ha messo in campo strutture che potrebbero fare 8-9 mila vaccini al giorno, purtroppo manca la materia prima”.