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Il Covid fa crollare le nascite in Italia, il nuovo record di “culle vuote”

Il Covid fa crollare le nascite in Italia, il nuovo record di “culle vuote”
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Crollano le donne in età feconda, i figli nati soprattutto all’interno del matrimonio e, in generale, i nuovi nati in Italia. A frenare gli italiani l’emergenza sanitaria e il lavoro.

La pandemia fa crollare le nascite e in Italia si registra un nuovo record di ‘culle vuote’. Soltanto nei primi mesi del 2021 le nascite nel Belpaese sono state 12.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020.

I dati dell’Istat

E nel 2020 il calo, rispetto al 2019, era già stato di circa 15.000 bambini. A riportare questi dati è l’Istat.
A peggiorare il trend la pandemia e le preoccupazioni per la salute e per il lavoro. A gennaio 2021 si è verificato il maggior calo di nascite di sempre: -13,6%.

La media dei figli per ogni donna italiana tocca il minimo storico: è di 1,17 figli a testa. Dal 2008 le nascite sono diminuite del 29,8%.

Il problema, per l’Istat, è nel calo delle donne in età feconda. L’immigrazione ha invece contribuito a contenere gli effetti negativi, ma la popolazione straniera residente sta invecchiando. Calano soprattutto le nascite nel matrimonio: nel 2020, quasi 20mila in meno rispetto al 2019. Crescono del 2,4% i nati fuori dal matrimonio nell’ultimo anno.