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Covid, riaperture, dal Governo ipotesi scuola 100% in presenza

Covid, riaperture, dal Governo ipotesi scuola 100% in presenza

Le proposte delle Regioni saranno valutate dalla cabina di regia in funzione dei dati sull’andamento dei contagi. Intanto il Governo vorrebbe riportare a scuola anche gli alunni delle superiori

E’ in corso a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Covid. Con il premier Mario Draghi sono riuniti i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Con loro anche gli esperti Silvio Brusaferro dell’Iss e Franco Locatelli del Cts.

Nell’incontro saranno esaminati i dati sul contagio, per assumere le decisioni sulle prossime riaperture. Alla riunione prende parte il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il presidente del Consiglio alle ore 15.00 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.

Attività all’aperto

Come Conferenza delle Regioni “consapevolmente e volutamente non abbiamo messo date” nelle linee guida per le riaperture, “non cerchiamo lo scontro”. La nostra proposta è “costruttiva” poi “il Governo farà le dovute scelte”, ha detto in mattinata il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a Radio Anch’io su Rai Radiouno. “Ma nella lettera di accompagnamento – ha aggiunto – abbiamo chiesto di favorire in via sperimentale le attività che si possono svolgere all’aperto“, ciò “potrebbe permettere un anticipo di date e la prudenza necessaria in questo momento”. 

Spostamenti tra regioni

Sulla mobilità tra regioni, “nel processo di graduale riapertura, ovviamente dovremmo andare in quella direzione”, ha detto ancora Fedriga. Parlando poi della campagna di vaccinazione nelle Regioni e di casi di persone renitenti, Fedriga ha osservato che “non possiamo colpevolizzare la Regione dicendo che non sta vaccinando, perché se la gente non vuole vaccinarsi è difficile costringerla a meno che il Governo non decida di fare una legge sull’obbligatorietà”. Occorre, ha aggiunto, “fare una campagna vaccinale importante e spingerla di più a livello nazionale, ma se una Regione vaccina tutti coloro che lo chiedono non possiamo penalizzarla, perché non si possono inseguire le persone per strada per inoculare il vaccino”. 

Le linee guida per le riaperture proposte dalla Conferenza delle Regioni “sono un po’ più stringenti”, rispetto a quelle dell’anno scorso, “in alcuni passaggi, soprattutto in considerazione della variante inglese”, ha precisato il presidente del Friuli Venezia Giulia. Quelle proposte, ha ribadito, “sono le linee guida per quando il Governo deciderà di riaprire le diverse attività, ma la lettera di accompagnamento è la parte fondamentale: suggeriamo anche un passaggio transitorio, perché sono convinto, come ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che serva gradualità” e questa gradualità “può partire dalle attività all’aperto”. 

Scuola in presenza al 100% in zona gialla e arancione

Intanto scuole superiori in presenza al 100% a maggio in zona gialla e arancione, parallelamente alla riapertura di altre attività nel Paese. E‘ questa l’ipotesi del Governo, in vista del prossimo decreto. Già attivati i tavoli prefettizi nelle varie città che stanno lavorando per organizzare il Trasporto pubblico locale nei vari territori. In questo modo, quindi, nell’ultimo mese di scuola tornerebbero in presenza tutti gli 8,5 milioni di studenti italiani.

Al momento 6,6 milioni frequentano in presenza, circa 2 milioni a distanza. Il decreto legge valido fino al 30 aprile, per la scuola ha previsto che le scuole infanzia, primaria, e il primo anno delle scuole medie siano in presenza in tutto il territorio azionale. Le classi seconde e terze medie sono in presenza al 100% nelle aree arancioni e gialle. Le classi seconde e terze medie in area rossa fanno scuola a distanza. Le superiori sono in Dad al 100% in area rossa; frequentano con percentuali tra il 50 e il 100% in area arancione.