Covid, riapertura scuole, rinvio per potenziare i trasporti - QdS

Covid, riapertura scuole, rinvio per potenziare i trasporti

Covid, riapertura scuole, rinvio per potenziare i trasporti

domenica 31 Gennaio 2021

L'assessore regionale Falcone ha annunciato seicento corse aggiuntive. Ma sulle incertezze della riapertura polemiche di sindacati e M5s. L'assessore Lagalla "differimento per cautela"

“In vista della riapertura parziale delle scuole con il fondamentale contributo delle Prefetture, degli Istituti e del trasporto pubblico in Sicilia, il governo Musumeci ha messo a punto un piano emergenziale di supporto alla mobilità studentesca che sarà garanzia di efficienza e di sicurezza sanitaria per i nostri ragazzi, le famiglie e la scuola”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone, aggiungendo che il Piano – operativo da lunedì otto febbraio, giorno in cui rientreranno in classe gli studenti delle scuole superiori, seppure al cinquanta per cento – prevede oltre seicento corse aggiuntive in tutta l’Isola, più di altri trecento bus messi in campo anche con il contributo di licenze Ncc, taxi e bus turistici opportunamente contrattualizzati dalle aziende.

“Inoltre – aggiunge la nota dell’assessorato -, qualsiasi ulteriore esigenza di trasporto, in ogni caso, potrà essere subito compensata dalle aziende del trasporto pubblico locale, nel quadro di un generale potenziamento dei servizi in tutte le nove Province dell’Isola”.

“Nel corso delle ultime settimane – ha sottolineato Falcone – , attraverso numerosi tavoli tecnici e in collaborazione con l’assessore Roberto Lagalla, abbiamo elaborato un dettagliato studio dei fabbisogni territoriali di ciascuna provincia contando sulla virtuosa regia prefettizia e la disponibilità delle aziende del trasporto pubblico locale”.

Le critiche dei sindacati

Ma per i sindacati, Cgil e Cisl, è stata inaccettabile l’incertezza alla quale sono costrette le scuole secondarie in Sicilia.

“Nell’ultima task force del 26 gennaio – ha detto il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza – l’assessore regionale, Roberto Lagalla, aveva comunicato che se la Sicilia fosse passata da rossa ad arancione le classi seconda e terza della secondaria di primo grado sarebbero tornate in presenza al 100%, mentre le secondarie di secondo grado al 50%. Non è stato così. La riapertura degli istituti non si improvvisa”.

La Cisl ha ricordato le “tonnellate di circolari” mandate dalle scuole per lunedì primo febbraio tra presenza, dad, aule, turni.

Le critiche del M5s

Vittoria Casa (M5s), presidente della Commissione cultura, Scienza e Istruzione della Camera, ha attaccato la Giunta regionale affermando che “Rispetto al tema scuola in Sicilia manca trasparenza, manca pianificazione ma soprattutto manca la coscienza della necessità di un urgente ritorno alla didattica in presenza: dopo un anno di pandemia, stiamo accumulando un ritardo formativo che rischia di non poter essere colmato”.

E ha sottolineato i “danni indiretti dell’isolamento protratto, in particolare quelli emotivi e psicologici, che emergono tragicamente anche dal moltiplicarsi recenti e tragici fatti di cronaca”.

I deputati pentastellati della commissione Cultura dell’Ars – Giovanni Di Caro, Stefania Campo, Ketty Damante e Roberta Schillaci – sul rinvio di una settimana delle lezioni in presenza per le superiori, hanno sottolineato che la Giunta Musumeci, ancora una volta, “si è fatta trovare impreparato su qualcosa che era previsto da tempo e a farne le spese saranno ora gli studenti e le loro famiglie”.

Si tratta dell'”ennesimo rinvio di una politica che non sa scegliere né decidere, cercando di non scontentare nessuno per non perdere consensi”.

Lagalla, solo cautela

“Il differimento di una settimana – aveva detto Lagalla – trova giustificazione nel principio di cautela adottato dal governo Musumeci. Inoltre, il differimento intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali (inclusa l’applicazione dei Piani provinciali per il rafforzamento dei trasporti) di ottimizzare l’organizzazione”.

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