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Il Covid rialza la testa, in Sicilia i pazienti tornano in Rianimazione: crescono i casi gravi

Il Covid rialza la testa, in Sicilia i pazienti tornano in Rianimazione: crescono i casi gravi

Giuseppe Bonaccorsi  |
giovedì 24 Novembre 2022

Non capitava da tempo con questa frequenza. C’è preoccupazione, ma nessun allarme per l’aumento dei casi.

C’è una certa preoccupazione, ma per fortuna nessun allarme, negli ospedali a causa dell’aumento dei casi di positivi al Covid che ogni giorno si recano in ospedale.

Quello che gli esperti infettivologi sostengono è che con l’arrivo dei primi freddi il Covid ha rialzato la testa e si sta accanendo in prevalenza sui soggetti fragili e soprattutto sui non vaccinati.

Crescono i numeri in Pronto Soccorso

Nei pronto soccorso stanno crescendo i numeri di persone non vaccinate che hanno bisogno di assistenza e anche i reparti si stanno riempendo. Al Cannizzaro, nel reparto di Pneumologia Covid, guidato dal primario Sandro Distefano, i 20 letti disponibili sono quasi tutti occupati e un certo aumento si registra anche nel reparto Covid del Garibaldi Nesima, diretto dal prof. Bruno Cacopardo.

A livello regionale nella settimana dal 14 al 20 novembre si è registrata una risalita della curva epidemica. I nuovi positivi sono stati 10.839 (+7,65% rispetto alla settimana precedente) con un’incidenza di 225,74 casi per 100 mila abitanti). Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Enna (incidenza di 251,95 casi), Trapani (251,67) e Catania (250,46). Le fasce d’età maggiormente a rischio sono risultate quelle tra i 60 e i 69.

Aumentano i casi gravi

Quello che suscita qualche timore tra i medici è la crescita seppure moderata dei casi gravi. Negli ultimi giorni sono tre i casi finiti in rianimazione a causa di complicazioni polmonari. Il primo caso riguarda una 61enne, obesa e con patologie pregresse, non vaccinata, giunta al Pronto Soccorso del grande ospedale delle emergenze dal presidio di Acireale. Presa subito in cura è stata assistita per alcuni giorni nel reparto del dott. Distefano, ma a causa dell’aggravarsi della situazione è stata trasferita d’urgenza in Rianimazione.

Altri due pazienti sono finiti nella Rianimazione Covid del San Marco, provenienti dal pronto soccorso del Policlinico. Si tratta di due ultrasettantenni, ma entrambi vaccinati con tripla dose. Tutti e due sono arrivati in ospedale con polmonite bilaterale severa e dopo le prime cure sono stati trasferiti urgentemente in Rianimazione.

Aumentano anche i ricoveri vaccinati

Un altro paziente grave per una polmonite da Covid si trova nel reparto del prof. Cacopardo. Il soggetto oltre alla polmonite virale ha anche una sovrainfezione batterica, per cui i medici lo stanno trattando con massicce dosi di antibiotici per evitare di doverlo trasferire in Rianimazione.

Gli ultimi due casi, che hanno riguardato soggetti vaccinati vanno presi in seria considerazione e per questo i medici invitano i soggetti al di sopra dei sessant’anni a ricorrere alla quarta dose, peraltro aggiornata con i due ceppi finora circolanti, quello deI Omicron 5 e di Centaurus. I medici inoltre invitano la popolazione fragile a non esitare col vaccino antinfluenzale, visto che l’epidemia virale da influenza è già una realtà e potrebbe colpire anche positivi al Covid nello stesso tempo.

Il ritorno delle mascherine aiuterebbe

A causa dell’aumento dei casi qualche giorno fa il professore Cacopardo aveva dichiarato che in questo momento il ritorno delle mascherine nei luoghi al chiuso e affollati non sarebbe una pessima idea.

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