Il tasso, secondo l'ultimo bollettino, è sceso al diciotto per cento. Dopo Messina, "chiuse" Ravanusa e Santa Flavia, prorogata Capizzi, si teme per Gela. Salgono le multe per assembramento a Palermo
Si allenta leggermente la morsa del covid sulla Sicilia, dove nei giorni scorsi si era sfiorato un tasso di positività del 20%, il più alto in Italia.
Secondo i dati del report quotidiano diffuso ieri dal Ministero della Salute, sono 1.587 i nuovi casi nell’Isola su 8.698 tamponi processati, con un tasso che scende al 18,2%.
Era stato proprio l’elevato numero di contagi a far scattare, da ieri e fino a venerdì prossimo, l’inserimento della Sicilia tra le regioni in area “arancione” da parte del Ministero, e di alcune città – come Messina e Ramacca e Castel di Iudica, nel Catanese – in “zona rossa” per decisione del Governatore Nello Musumeci.
Ravanusa e Santa Flavia “zone rosse”
E lo stesso Musumeci ha annunciato ieri sera che i Comuni di Ravanusa, in provincia di Agrigento, e di Santa Flavia, nel Palermitano, diventeranno “zona rossa”.
Il provvedimento è stato preso d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte.
La “zona rossa” nei Comuni di Ravanusa e Santa Flavia scatterà da domani e sarà in vigore sino a domenica 31 gennaio.
Contestualmente, è stata decisa la proroga di un’altra “zona rossa” attualmente in vigore, quella di Capizzi, in provincia di Messina.
Con la nuova ordinanza, appena firmata, i divieti in vigore già dal tre gennaio sono stati estesi fino al 25 gennaio.
Allarme contagi a Gela
E ieri il sindaco di Gela Lucio Greco, al termine dell’incontro con i vertici dell’Asp di Caltanissetta, ha detto che “Allarmano sempre di più i numeri del contagio”.
“A Gela – ha detto -, la curva non accenna a migliorare. Gli attuali positivi sono 737, e, in base al nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 15 gennaio, questi sono già dati che proiettano verso la zona rossa. I focolai sono passati dai venti della settimana scorsa a quaranta, ancora tutti sotto controllo ma emblema di un virus che circola tantissimo e in ambienti molto diversi tra loro. Servono, dunque, misure drastiche”.
Greco ha firmato un’ordinanza che proroga la chiusura di nidi, asili e scuole dell’infanzia in città fino al sedici gennaio, giorno in cui è previsto il rientro in aula anche degli alunni di elementari e medie.
Le feste responsabili del contagio
“L’Asp è stata chiara – ha detto Greco – va proclamata la zona rossa. Torno a dire che la situazione è critica e le feste che in tanti hanno passato riuniti nelle case come se nulla fosse ci ha consegnato una città da zona rossa. Ho sentito il Prefetto e incontrato di persona il nuovo Questore, al quale ho chiesto una maggiore attenzione e l’intensificazione dei controlli”.
Nuove multe Palermo per assembramenti
E, a proposito di controlli, c’è stata un’ulteriore impennata, a Palermo, di multe per il mancato rispetto delle norme anti-Covid.
Le sanzioni hanno riguardato settantotto persone e tra di loro anche un commerciante.
Sono i dati delle operazioni condotte dalle forze dell’ordine e coordinate dalla prefettura di Palermo.
Sono state controllate oltre 1800 persone e 218 attività commerciali.
Da novembre a oggi le persone multate sono state 7.762 e 23 quelle denunciate, su oltre 109 mila controlli.
Su 25.300 esercizi commerciali ne sono stati multati 55, di questi venti quelli chiusi per cinque giorni.
Positivi quasi a quota quarantatremila
Per tornare al bollettino di ieri, le vittime sono state 37, che portano il totale dei morti a 2.765 dall’inizio della pandemia. I guariti sono 237.
Il numero complessivo dei positivi è salito a 42.819, con una crescita di ben 1.333 casi. In aumento anche i ricoveri ospedalieri in regime ordinario: 1298, anche se rimane stabile il numero di pazienti in terapia intensiva, 208.
Ospedali dunque nuovamente sotto pressione, come già successo a novembre.
Ieri mattina a Termini Imerese si è registrato un picco di presenze che ha creato qualche problema, tanto che in alcuni momenti i pazienti sono stati dirottati verso altre strutture ospedaliere della provincia. Nel pomeriggio la situazione era tornata alla normalità.
Anche nel pronto soccorso di Villa Sofia, a Palermo, si è registrato qualche problema: all’ingresso dell’area di emergenza è stato affisso un cartello con la scritta “si accettano solo codici rossi”.
Una situazione, quella ospedaliera, monitorata costantemente dai responsabili della sanità siciliana.