Covid, Sicilia, indice di positività giù, ma nuove zone rosse - QdS

Covid, Sicilia, indice di positività giù, ma nuove zone rosse

redazione web

Covid, Sicilia, indice di positività giù, ma nuove zone rosse

martedì 12 Gennaio 2021

Il tasso, secondo l'ultimo bollettino, è sceso al diciotto per cento. Dopo Messina, "chiuse" Ravanusa e Santa Flavia, prorogata Capizzi, si teme per Gela. Salgono le multe per assembramento a Palermo

Si allenta leggermente la morsa del covid sulla Sicilia, dove nei giorni scorsi si era sfiorato un tasso di positività del 20%, il più alto in Italia.

Secondo i dati del report quotidiano diffuso ieri dal Ministero della Salute, sono 1.587 i nuovi casi nell’Isola su 8.698 tamponi processati, con un tasso che scende al 18,2%.

Era stato proprio l’elevato numero di contagi a far scattare, da ieri e fino a venerdì prossimo, l’inserimento della Sicilia tra le regioni in area “arancione” da parte del Ministero, e di alcune città – come Messina e Ramacca e Castel di Iudica, nel Catanese – in “zona rossa” per decisione del Governatore Nello Musumeci.

Ravanusa e Santa Flavia “zone rosse”

E lo stesso Musumeci ha annunciato ieri sera che i Comuni di Ravanusa, in provincia di Agrigento, e di Santa Flavia, nel Palermitano, diventeranno “zona rossa”.

Il provvedimento è stato preso d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sulla base delle relazioni delle Asp competenti e sentiti i sindaci delle amministrazioni coinvolte.

La “zona rossa” nei Comuni di Ravanusa e Santa Flavia scatterà da domani e sarà in vigore sino a domenica 31 gennaio.

Contestualmente, è stata decisa la proroga di un’altra “zona rossa” attualmente in vigore, quella di Capizzi, in provincia di Messina.

Con la nuova ordinanza, appena firmata, i divieti in vigore già dal tre gennaio sono stati estesi fino al 25 gennaio.

Allarme contagi a Gela

E ieri il sindaco di Gela Lucio Greco, al termine dell’incontro con i vertici dell’Asp di Caltanissetta, ha detto che “Allarmano sempre di più i numeri del contagio”.

“A Gela – ha detto -, la curva non accenna a migliorare. Gli attuali positivi sono 737, e, in base al nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore il 15 gennaio, questi sono già dati che proiettano verso la zona rossa. I focolai sono passati dai venti della settimana scorsa a quaranta, ancora tutti sotto controllo ma emblema di un virus che circola tantissimo e in ambienti molto diversi tra loro. Servono, dunque, misure drastiche”.

Greco ha firmato un’ordinanza che proroga la chiusura di nidi, asili e scuole dell’infanzia in città fino al sedici gennaio, giorno in cui è previsto il rientro in aula anche degli alunni di elementari e medie.

Le feste responsabili del contagio

“L’Asp è stata chiara – ha detto Greco – va proclamata la zona rossa. Torno a dire che la situazione è critica e le feste che in tanti hanno passato riuniti nelle case come se nulla fosse ci ha consegnato una città da zona rossa. Ho sentito il Prefetto e incontrato di persona il nuovo Questore, al quale ho chiesto una maggiore attenzione e l’intensificazione dei controlli”.

Nuove multe Palermo per assembramenti

E, a proposito di controlli, c’è stata un’ulteriore impennata, a Palermo, di multe per il mancato rispetto delle norme anti-Covid.

Le sanzioni hanno riguardato settantotto persone e tra di loro anche un commerciante.

Sono i dati delle operazioni condotte dalle forze dell’ordine e coordinate dalla prefettura di Palermo.

Sono state controllate oltre 1800 persone e 218 attività commerciali.

Da novembre a oggi le persone multate sono state 7.762 e 23 quelle denunciate, su oltre 109 mila controlli.
Su 25.300 esercizi commerciali ne sono stati multati 55, di questi venti quelli chiusi per cinque giorni.

Positivi quasi a quota quarantatremila

Per tornare al bollettino di ieri, le vittime sono state 37, che portano il totale dei morti a 2.765 dall’inizio della pandemia. I guariti sono 237.

Il numero complessivo dei positivi è salito a 42.819, con una crescita di ben 1.333 casi. In aumento anche i ricoveri ospedalieri in regime ordinario: 1298, anche se rimane stabile il numero di pazienti in terapia intensiva, 208.
Ospedali dunque nuovamente sotto pressione, come già successo a novembre.

Ieri mattina a Termini Imerese si è registrato un picco di presenze che ha creato qualche problema, tanto che in alcuni momenti i pazienti sono stati dirottati verso altre strutture ospedaliere della provincia. Nel pomeriggio la situazione era tornata alla normalità.

Anche nel pronto soccorso di Villa Sofia, a Palermo, si è registrato qualche problema: all’ingresso dell’area di emergenza è stato affisso un cartello con la scritta “si accettano solo codici rossi”.

Una situazione, quella ospedaliera, monitorata costantemente dai responsabili della sanità siciliana.

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