Tutti i provvedimenti varati dal Presidente della Regione in aggiunta a quelli del decreto nazionale firmato dal ministro Speranza. Le misure saranno valide fino al prossimo quindici febbraio
Come ormai tutti sanno, da domani la Sicilia non sarà più “zona rossa” ma tornerà “arancione”. Ci saranno però delle differenze rispetto alle disposizioni contenute nel decreto nazionale firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Ci sono infatti una serie di misure aggiuntive, che resteranno valide fino al quindici febbraio compreso, nell’ordinanza firmata stamattina dal presidente della Regione, Nello Musumeci.
Il provvedimento recepisce la normativa nazionale sulla “zona arancione”, ma con diverse variazioni, che elenchiamo di seguito.
Scuole
Per le le scuole superiori (attività scolastiche secondarie di secondo grado), fino al sette febbraio continuerà la didattica a distanza. La vicenda ha suscitato polemiche di cui ci occupiamo in un altro servizio.
Sarà possibile svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori o per esigenze educative che favoriscano l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali garantendo comunque il collegamento a distanza con gli studenti in Dad.
A partire dall’8 febbraio sarà ammesso alla didattica in presenza il 50 per cento degli studenti delle scuole superiori.
Da domani sarà riattivata la didattica in presenza al cento per cento anche per gli alunni di seconda e terza media.
Arrivi in regione
Chi farà ingresso in Sicilia sarà tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it.
Questa misura non è prevista per i pendolari che nei giorni precedenti hanno lasciato l’isola per un periodo inferiore a quattro giorni.
Sulla piattaforma sarà possibile dichiarare di essersi sottoposto al tampone molecolare nelle 48 ore antecedenti l’arrivo.
Chi non ha avuto la possibilità di sottoporsi all’esame, sarà tenuto a effettuare il tampone in uno dei drive in disponibili nell’isola. Chi non intende seguire questa procedura, può effettuare l’esame presso un laboratorio autorizzato. Chi non segue alcuna delle due indicazioni per il tampone, avrà l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni con l’obbligo di comunicarlo al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o all’Asp.
Misure di distanziamento
I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all’interno dei locali con l’affissione di un cartello all’esterno che dia questa indicazione.
Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di conta-persone.
I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l’Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l’esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.
Medici di medicina generale e pediatri
I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta supportano le Asp nella gestione dei pazienti covid-19 effettuando i tamponi antigenici rapidi o altri test a specifiche categorie.
Inoltre dispongono il periodo di inizio e fine isolamento sia per i soggetti positivi al coronavirus sia per i contatti stretti di casi confermati.