Covid, smart working nel pubblico "solo al 15%" - QdS

Covid, smart working nel pubblico “solo al 15%”

Covid, smart working nel pubblico “solo al 15%”

domenica 05 Settembre 2021

Per il ministro della Pa Renato Brunetta la burocrazia deve accompagnare la crescita: "è bene che tutti tornino per sostenere la ripresa". Spingendo sul Green pass come su un acceleratore

“Dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici gran parte in smart working ha continuato sempre a lavorare in presenza: la sanità, le forze dell’ordine. La scuola sta per ripartire. Adesso è bene che tutti gli altri tornino per sostenere la riprese del Paese”.

Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in un colloquio con il Corriere della Sera.

Ma lo smart working non sarà del tutto archiviato.

“Resterà – ha spiegato Brunetta – per una quota fino al 15%”.

Della crescita, sottolinea Brunetta, la diffusione del Green pass, “se non bastasse” eventualmente anche l’obbligo vaccinale per legge, è un elemento chiave: “E’ una storia di successo italiano, europeo, si tratta ora di estenderlo a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato, come una sorta di passaporto di libertà e sicurezza”, ha sottolineato il ministro.

“Il Paese – ha evidenziato Brunetta – sta crescendo al 6%: dentro questa crescita ci sono consumi, investimenti, produzione industriale, esportazioni, c’è un Paese che comincia ad avere un metabolismo forte e dinamico dopo il lockdown. La burocrazia è altrettanto importante per lo sviluppo. E tornare al lavoro in presenza è una necessità di buon senso. Io vorrei che la burocrazia accompagnasse la crescita, che fosse un catalizzatore della ripresa”.

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