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Covid, sui vaccini, in Sicilia, appello contro la psicosi

redazione web

Covid, sui vaccini, in Sicilia, appello contro la psicosi

sabato 13 Marzo 2021

Razza, "Non possiamo permetterci allarmismi". Dopo la morte dei tre militari vaccinati con Astrazeneca, settemila rinunce ma anche centodiciassettemila conferme. Le ultime sul Covid in Sicilia

In Sicilia, dove da lunedì scatterà la zona arancione dopo la decisione del governo di abolire le zone gialle fino a dopo Pasqua, comincia a serpeggiare la psicosi per i tre casi sospetti di esponenti delle forze dell’ordine deceduti dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca.

In attesa dell’esito delle inchieste aperte dalla magistratura, con Lorenzo Wittum, ad della casa farmaceutica, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Siracusa come “atto dovuto” per consentire l’autopsia su una delle vittime, sono stati gli stessi magistrati che indagano sui fatti a essersi vaccinati con Astrazeneca. A cominciare dal Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, e dal pm di Siracusa, Gaetano Bono, che hanno invitato a non creare allarmismi.

L’appello di Razza

Un appello ribadito anche dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza.

“Non possiamo permetterci in questa fase – ha affermato Razza – di far passare il messaggio sbagliato che il vaccino possa determinare una condizione di criticità. Proprio perché non c’è alcuna evidenza scientifica che vada in questa direzione mentre c’è un assoluto bisogno di proseguire in maniera rapida nella campagna perché solo grazie alla vaccinazione si può tornare alla normalità”.

Razza lo ha detto intervenendo all’inaugurazione dell’hub vaccinale di Caltanissetta dove sono state attivate 24 postazioni.

“Quanto accaduto – ha aggiunto Razza – ha determinato una comprensibile preoccupazione, tanto da indurre settemila siciliani a cancellare la loro prenotazione. Però ogni dato va letto anche nel suo inverso. A fronte di settemila cancellazioni ci sono state centodiciassettemila conferme, il segnale che i cittadini credono nella campagna di vaccinazione”.

Militare morto, oggi l’autopsia

Verrà eseguita oggi pomeriggio, nell’ospedale Cannizzaro di Catania, l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, il sottufficiale della Marina militare di 43 anni morto poche ore dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Per la Procura di Siracusa, che indaga per omicidio colposo, sarà presente un pool di esperti. Anche la famiglia del militare nominerà degli esperti.

“Dall’esame autoptico ci aspettiamo molte risposte sulla causa del decesso”, ha detto la Procuratore Sabrina Gambino.

Ai pm Messina l’inchiesta sul poliziotto morto

Sul fronte delle indagini sui tre militari morti in Sicilia dopo esser stati vaccinati con Astrazeneca, è passata alla Procura di Messina l’inchiesta sulla morte di Davide Villa, il poliziotto dell’Anticrimine di Catania deceduto il sette marzo, dodici giorni dopo la somministrazione.
Il fascicolo delle indagini, avviate dai pm etnei, è stato trasmesso a Messina perché la vittima era sposata con una giudice in servizio a Catania.

Villa aveva iniziato a stare male il giorno successivo all’inoculazione della dose e le sue condizioni erano peggiorate fino al decesso, a quanto pare per una trombosi che avrebbe poi causato un’emorragia celebrale.

Il bollettino di ieri

Secondo il bollettino di ieri, intanto, la Sicilia ha avuto 679 nuovi positivi su 25.677 tamponi processati, con una incidenza intorno al 2,6%.

La regione, in base al report del Ministero della Salute, resta undicesima nel contagio giornaliero. Le vittime sono state tredici, portando il totale a 4.318.

Sono incoraggianti, infine, anche i dati sui contagi nelle scuole siciliane forniti dall’ufficio scolastico regionale: all’otto marzo si contavano complessivamente 1.322 alunni positivi, lo 0,19% del totale.

I docenti contagiati sono 233, lo 0,28%, mentre tra il personale Ata si registrano 51 casi, lo 0,24%.

Dpi a prezzo scontato per le scuole

Intanto, grazie a una convenzione stipulata dal governo Musumeci e dal Distretto Meccatronica Sicilia, scuole, università ed enti di formazione professionale potranno acquistare mascherine e dispositivi di prevenzione anti-Covid e sanificazione “made in Sicily”, a prezzi competitivi.

L’assessore dell’Istruzione Roberto Lagalla ha sottolineato inoltre come il Distretto “assicurerà, grazie a un numero verde, una costante assistenza tecnica per garantire il mantenimento di elevati standard di sicurezza nei locali scolastici”.

Festa a Palermo, 53 multati

E nonostante la serietà della situazione, a Palermo si continuano a registrare casi di criminale intemperanza, come la festa in una villa proprio accanto al commissariato di Mondello, organizzata da ragazzi tra i 18 e i 25 anni.

Nessuno è riuscito a sfuggire agli agenti nonostante i tentativi di nascondersi tra le siepi o di chiudersi nelle stanze della villa.

Gli agenti, attirati anche dalle numerose macchine parcheggiate, sono entrati e hanno radunato i prtecipanti nel salone e li hanno identificati.

Poi sono stati chiamati in commissariato per la notifica dei provvedimenti e cinquantatré persone sono state multate.

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