Terza dose vaccino a pazienti oncologici, Giresi, "Solo vantaggi, ma ultima somministrazione" - QdS

Terza dose vaccino a pazienti oncologici, Giresi, “Solo vantaggi, ma ultima somministrazione”

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Terza dose vaccino a pazienti oncologici, Giresi, “Solo vantaggi, ma ultima somministrazione”

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lunedì 27 Settembre 2021

Per l'oncologo Armando Giresi il virus sarebbe stato creato come arma chimica e poi sfuggito al controllo. Questo spiegherebbe la transitorietà dell'immunità fornita dai vaccini.

Oncologia, immunodepressione, necessità di una vaccinazione ripetuta e tutelante, in particolare contro il coronavirus: un argomento attualissimo, alla luce dei vantaggi dichiarati della terza dose vaccinale, in special modo per le persone fragili. Quali gli eventuali svantaggi riscontrabili in questa azione protettiva, quali i suggerimenti in vista di un eventuale utilizzo di dosi successive? Ne abbiamo parlato con Armando Giresi, medico oncologo operante a Palermo, al fine di rendere più trasparenti e fruibili le acquisizioni mediche relative a tale tematica.

Dottor Giresi, può parlarci del rapporto tra diagnosi di tumore e immunodepressione?

“Certamente, tutti i pazienti oncologici sono immunodepressi – apre Giresi -. Innanzitutto specifico che una diagnosi di tumore deve avere caratteristiche di certezza, ovvero essere supportata da adeguata documentazione cito-istologica, in seguito, poi, alla diagnosi, a prescindere dallo stadio della malattia, il paziente presenta sempre immunodepressione”.

2) Pazienti oncologici, rientranti nelle cosiddette categorie fragili: quali vantaggi, e relativi svantaggi, in seguito alla somministrazione della terza dose del vaccino anti Covid-19?

“I pazienti oncologici, ma altresì quelli cardiopatici o con patologie polmonari croniche, sono da considerarsi fragili, quindi hanno la priorità rispetto alla terza dose. I vantaggi sono evidenti: il sistema immunitario viene rinforzato, fino al 97%, mentre la stessa immunità dopo la seconda dose, arriva solo fino all’82%. Personalmente non vedo alcuno svantaggio in questa scelta, di certo nessun paziente così immunizzato andrà mai in rianimazione”.

3) Dottor Giresi, fin qui i vantaggi di una terza dose: riguardo invece a una possibile quarta o addirittura quinta, cosa può dirci?

“Ritengo inutili dosi successive alla terza, semmai utili alle case farmaceutiche, o sarebbe meglio dire, alle loro casse – conclude Giresi -. Le dirò di più ancora: penso proprio che il Coronavirus sia stato creato in laboratorio come arma chimica e sia poi sfuggito al controllo. Rifletta con me: tutti i vaccini nella storia hanno dato immunità permanente, fin dalla prima dose, come accaduto nel caso del vaiolo e della varicella. Se il coronavirus esistesse in natura sarebbe già stato debellato, ma così non è stato. Speriamo semplicemente che il futuro riservi per l’umanità un futuro più giusto e meno intriso di morte e malattia”.

Angela Ganci

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