La segreteria regionale Salute del sindacato coinvolgerebbe anche i guariti, per testare il titolo anticorpale così da sapere se vi è immunità o necessità di vaccino, compresa la terza dose
“Agevolare la campagna di screening sull’immunità con test sierologici in convenzione per soggetti vaccinati, vaccinandi ed ex malati di Covid.”
E’ quanto propone l’Ugl Salute Sicilia, analizzando l’aumento della percentuale dei vaccinati, del numero di coloro che hanno contratto il virus e della necessità di invogliare gli indecisi a vaccinarsi. “
“Abbiamo un numero considerevole di siciliani – hanno sottolineato il segretario regionale Carmelo Urzì e il responsabile regionale dei medici Raffaele Lanteri – che hanno completato il ciclo vaccinale da diverso tempo, motivo per cui a nostro avviso bisognerebbe stabilire uno step entro cui effettuare una verifica del titolo anticorpale. Un po’ come già sta avvenendo in questi giorni in molte aziende ospedaliere dove il personale sanitario è sottoposto a un controllo anche in vista di un’eventuale terza dose”.
Questo anche perché la certificazione verde dura un anno e occorre dunque certificare il possesso dell’immunità fino al dodicesimo mese attraverso un test programmato in un periodo prestabilito.
“Con il prelievo sierologico agevolato – hanno detto Urzì e Lanteri – , si potrebbe testare chi è stato contagiato così da sapere se vi è immunità o necessità di vaccino, togliendo dall’indecisione e dallo smarrimento centinaia di cittadini, oltre a rassicurare coloro che intendono vaccinarsi”.
Per il sindacato “in questo caso la prestazione convenzionata maturerebbe solo dopo l’inoculazione, diversamente andrebbe pagata per intero”.