Covid, università di Boston su virus killer: "Nostra ricerca travisata" - QdS

Covid, università di Boston su virus killer: “Nostra ricerca travisata”

Michele Sardo

Covid, università di Boston su virus killer: “Nostra ricerca travisata”

redazione  |
martedì 18 Ottobre 2022

Da Boston: "La ricerca, in realtà, fa in modo che il virus si replichi in modo meno pericoloso".

Il quotidiano britannico Daily Mail ha pubblicato la notizia che i ricercatori di Boston avrebbero creato un ceppo ibrido Covid, unendo la variante Omicron di Sars-Cov-2 con il virus originario di Wuhan, ottenendo un micidiale killer, capace di causare la morte sull’80% dei contagiati. Ronald B. Corley, direttore del Laboratorio nazionale sulle malattie infettive emergenti (Neidl) dell’università di Boston ha risposto duramente all’articolo uscito sul Daily Mail e successivamente in gran parte della Stampa internazionale:

“La stampa ha sensazionalizzato il messaggio, travisato il nostro studio e i suoi obiettivi – afferma Ronald B. Corley -. L’articolo è falso e inaccurato. La ricerca, in realtà, fa in modo che il virus si replichi in modo meno pericoloso”.

Lo studio, precisa l’ateneo, si è proposto di esaminare le proteine della variante Omicron 1 di Sars-CoV-2 (BA.1), confrontandola con il ceppo virale originale, noto come ceppo Washington, per verificare se il virus fosse davvero diventato meno virulento e scoprire quale parte del virus determina la gravità della malattia. Ma, contesta Corley, “i notiziari hanno decontestualizzato una riga dell’abstract dell’articolo scientifico, con il Daily Mail in testa, sostenendo che i ricercatori dell’università di Boston intendevano creare un virus più mortale. Non è vero”. Tutto l’esperimento, ha precisato infine l’università di Boston, è stato condotto rispettando un livello di biosicurezza 3.

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