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Covid, corre la variante Delta, la Sicilia a rischio zona gialla

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Covid, corre la variante Delta, la Sicilia a rischio zona gialla

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martedì 13 Luglio 2021

Con l'aumento dei contagi si pensa alla possibilità di tornare a misure un po' più severe contro il covid, torna lo spettro delle restrizioni e della zona gialla anche in Sicilia

La variante Delta continua la propria avanzata, e quattro Regioni temono di tornare in zona “gialla” in piena estate.

Si tratta di Sicilia, Campania, Marche e Abruzzo.

Il tasso di positività nazionale sale all’ 1,2%; altri 13 i decessi. Il ministro della Salute Speranza chiarisce che una risalita dei contagi era prevista ed è in corso, ma con numeri più bassi del passato.

Il commissario all’emergenza Figliuolo vuole “intercettare gli indecisi” del vaccino “per raggiungere l’immunità di gregge”. E assicura che si è attrezzati per una eventuale terza dose. E per farlo sostiene che un green pass alla francese sarebbe una soluzione.

Per Sergio Abrignani, immunologo membro del Cts, “ad agosto avremo 30mila contagi al giorno“.

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“Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune Regioni in zona gialla. Ad oggi non c’è questo rischio ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane”, ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di ’24 Mattina’ su Radio24. “Abbiamo numeri bassi e non vedo al momento neanche il ritorno di restrizioni”, ha aggiunto.

“Alcune restrizioni potranno essere anche previste purtroppo, è orribile ma potrebbe essere necessario”, ha detto all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano, sull’ipotesi di un ritorno di alcune regioni in zona gialla. Per il momento, precisa, “i tamponi per me sono l’elemento fondamentale perché più tamponi facciamo più positivi troviamo, più li controlliamo e meno contagiano”. Ad oggi “abbiamo bloccato e ridotto il fronte dell’incendio, ma abbiamo tanti fuocherelli che se non monitoriamo ci scappano”.

“Se non siamo in grado di far applicare il Green pass, di cosa vogliamo parlare. La sensazione è che questo sia un Paese che quando c’è da chiudere le scuole, i bar, i ristoranti le discoteche sono tutti bravi. Quando c’è da costruire la convivenza con il coronavirus, con alcune regole semplici come appunto il Green pass e il tracciamento, arranchiamo. Allora il ritorno della zona gialla è una stupidaggine, dobbiamo far rispettare le regole che ci sono. Prima di chiudere di nuovo bisogna essere seri con le persone e far rispettare le misure che ci sono”, ha affermato con l’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova.

“Quelli che sono gli interventi da fare rimangono sempre gli stessi: se aumentano i casi si arriverà alle zone gialle, poi arancioni e rosse. Il sistema dei colori non è mai cambiato. Quello che dovrebbe emergere in maniera fortissima è che occorre raggiungere questa benedetta immunità di gregge. Se ci riusciamo possiamo anche pensare, al limite, di lasciare circolare il virus”, ha affermato dal canto suo all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma.

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