Covid-19, la variante Stratus e i suoi sintomi, uno in particolare, la raucedine. A parlarne è un nuovo documento diffuso dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo cui la variante chiamata ufficialmente XFG, è stata designata come variante di Sars-CoV-2 sotto monitoraggio (Vum), per via di una presenza a livello globale che “sta crescendo rapidamente”. Sebbene ad oggi il rischio aggiuntivo per la salute pubblica rappresentato da Stratus sia valutato come basso, circolerà durante questa estate insieme a Nimbus. Ecco di che variante si tratta e quali sono i sintomi.
La variante Stratus
Stratus è una variante di Sars-Cov-2 ricombinante dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2 e il suo primo campione raccolto risale al 27 gennaio scorso. Confrontando JN1 con XFG e NB.1.8.1, o Nimbus, la variante Covid attualmente dominante, “è possibile identificare profili mutazionali distinti nella proteina Spike”, spiegano dall’Oms. Tra questi, “le mutazioni spike agli amminoacidi 478 e 487 migliorano l’elusione degli anticorpi”. In altre parole, quindi, potrebbe essere più abile a eludere il nostro sistema immunitario.
I sintomi
Tra i sintomi di Stratus ce n’è uno che sembrerebbe caratterizzarla maggiormente. Si tratta, come riportato dal Times of India, della raucedine. Oltre alla voce rauca, inoltre, i pazienti Covid hanno riportato tosse secca, irritazione e mal di gola, oltre ai sintomi più comuni come febbre, dolori muscolari e stanchezza.
I vaccini sono efficaci?
“Si prevede che i vaccini contro il Covid-19 attualmente approvati rimangano efficaci contro questa variante contro la malattia sintomatica e grave”, hanno precisato dall’Oms, che continuerà a valutare regolarmente l’impatto delle varianti sull’efficacia dei vaccini contro il Covid-19 per orientare le decisioni sugli aggiornamenti della composizione del vaccino.
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