Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie avverte sui rischi delle nuove varianti ed esprime perplessità sull'efficacia dei vaccini. Per il matematico Sebastiani bisogna subito aumentare le misure restrittive
A causa delle varianti il rischio associato a un’ulteriore diffusione del Covid nell’Ue è “attualmente valutato come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per gli individui vulnerabili”. Lo scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
I Paesi dovrebbero accelerare le campagne di vaccinazione, raccomanda l’Agenzia, poiché le varianti hanno “maggiore trasmissibilità” e potrebbero “determinare una maggiore gravità della malattia“, e “i vaccini con licenza esistenti” potrebbero essere “solo parzialmente o in gran parte meno efficaci”.
Variante UK, la più diffusa
Secondo i dati disponibili all’Ecdc, la variante B.1.1.7 (inglese) è attualmente molto più diffusa e abbondante nell’Ue rispetto alle varianti brasiliana e sudafricana. “Raccomandiamo agli Stati membri di continuare a sviluppare o aumentare le loro capacità di sequenziamento insieme a misure complementari come test, ricerca dei contatti, isolamento dei casi e messa in quarantena dei loro contatti”, ha detto la direttrice dell’Ecdc Andrea Ammon.
La chiusura delle scuole, ricorda l’Agenzia, dovrebbe rimanere una misura di ultima istanza, strutturata in base all’età degli studenti, dai più grandi ai più piccoli.
Passaporto vaccinale, dubbi su efficacia vaccinazione
L’Ecdc ribadisce inoltre di essere a favore di “un certificato di vaccino per Covid-19 che documenterebbe se a qualcuno è stato somministrato il vaccino, il numero di dosi e il tipo di vaccino somministrato per scopi medici”.
Non si tratta di un “passaporto vaccinale“, che anche se sostenuto da diversi Paesi, vede l’Ecdc scettico perché “non vi sono prove sufficienti sull’efficacia della vaccinazione nel ridurre la trasmissione ai viaggiatori esenti con prova di vaccinazione da quarantena e / o test”. I viaggi non essenziali dovrebbero essere evitati, prosegue l’Agenzia. La stanchezza da pandemia, cioè la mancanza di motivazione nel seguire le misure protettive, “sembra aumentare in alcuni contesti, e questo deve essere affrontato con urgenza se si vogliono evitare ulteriori ondate di infezione”.
Il matematico Sebastiani: “Chiudere le scuole”
E’ urgente aumentare le misure restrittive per contenere la diffusione del virus SarsCoV2 e contemporaneamente è importante accelerare le vaccinazioni e potenziare il tracciamento: lo indica il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Secondo Sebastiani “alla luce del progressivo aumento del numero di istituti scolastici dove si riscontrano casi positivi tra gli studenti, sarebbe opportuno chiudere le scuole, specialmente quelle relative alle fasce d’età coinvolte con maggiore frequenza, e dovrebbe essere incrementato lo smart working“.
Il matematico rileva poi che “è importante agire in modo tempestivo, data la maggior diffusività delle nuove varianti presenti nel nostro Paese e le condizioni climatiche ideali in questo periodo dell’anno per la circolazione dei virus”.
Incrementare vaccini e riprendere il tracciamento
Sarebbe inoltre “auspicabile aumentare il numero di vaccinati al giorno, con vaccinazione h24 degli under 65 e mettere in atto misure restrittive analoghe a quelle di Natale-Epifania, che ci hanno permesso di ridurre la percentuale di positivi su test molecolari dal 13% all’8% valore medio attorno al quale ci troviamo da più di tre settimane”.
L’obiettivo, osserva, “è scendere al 3% e riprendere il controllo del tracciamento, aumentandone contemporaneamente l’azione. In questo modo – conclude – successivamente potremmo rimanere con condizioni restrittive più blande per un periodo di tempo maggiore, con effetti positivi a livello sociale ed economico”.