Crédit Agricole e Creval in Sicilia, “Ecco cosa significa per noi fare banca” - QdS

Crédit Agricole e Creval in Sicilia, “Ecco cosa significa per noi fare banca”

Crédit Agricole e Creval in Sicilia, “Ecco cosa significa per noi fare banca”

mercoledì 09 Marzo 2022

Il dg Ghisellini: “Il nostro impegno per la Sicilia è non far mancare supporto al territorio”<. I numeri: 190.000 clienti, 7 miliardi di masse e 91 sportelli in 9 province

CATANIA – “Sostenibilità e innovazione, mettendo sempre al centro di tutto le risorse umane. Ecco cosa significa per noi fare banca: significa non far mancare il sostegno al territorio”. Con queste parole il direttore generale di Crédit Agricole e Creval, Roberto Ghisellini, ha presentato a Catania il programma di investimenti del gruppo bancario riservati alla Sicilia.

“Non arriviamo in Sicilia per fare sostentamento – ha spiegato Ghisellini – siamo piuttosto consapevoli di avere una forte base di partenza per fare banca per bene. Come per il resto d’Italia siamo entrati sul territorio studiandone filiera, competenze e storia, per questo siamo in grado di sfatare il luogo comune che riguarda quest’Isola”.

E i numeri per sfatare i luoghi comuni, in effetti, ci sono tutti: 190.000 correntisti (il 30 per cento della clientela Creval per l’Italia e il 7 per cento per il Gruppo Crédit Agricole), 90 filiali nelle nove province “ma soprattutto – ha rimarcato Ghisellini – azioni concrete compiute dai nostri istituti ogni giorno verso privati e aziende. In Sicilia sosteniamo famiglie e imprese con oltre 200 milioni di euro di finanziamenti, una media giornaliera di tre mutui, quindici prestiti personali e finanziamenti complessivi per 600 mila euro di finanziamenti aziendali”.

Uno sguardo agli investimenti, dunque, senza dimenticare l’occupazione: “La banca – ha spiegato Ghisellini – ha una storia centenaria, in Italia è presente dal 1972, e tutte le volte che Crédit Agricole è arrivata in una regione ne ha rispettato le caratteristiche portando valore aggiunto. Con il programma Next Generation garantiremo 500 assunzioni nei prossimi due anni, di cui una parte sarà destinata proprio al territorio siciliano. Per assumere utilizzeremo le relazioni con le Università di Catania e Palermo allo scopo di inserire i giovani siciliani nel mondo del lavoro”.

Crédit Agricole affiancherà le aziende anche sul fronte dell’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e altrettanta disponibilità conta di garantire alle istituzioni regionali di ogni livello: “Abbiamo creato una struttura dedicata che sta lavorando per intervenire su tutte le opportunità offerte dal Pnrr, saranno istituiti gruppi di lavoro per ogni capitolo, anche sull’imprenditoria femminile – ha spiegato il direttore generale. Grazie al Pnrr, e considerata la presenza di molti progetti già ascrivibili, questa regione potrebbe fare un salto quantico. Sarà organizzato a breve un comitato imprenditoriale che farà da filtro con i vertici della banca. Toscana, Romagna, Liguria ne hanno già uno, i prossimi saranno costituiti in Sicilia e Valtellina. Contiamo che tutto possa essere pronto intorno al quinto trimestre”.

Prosegue intanto il processo di integrazione di Creval nel Gruppo Crédit Agricole Italia che terminerà con la migrazione nel conversion weekend del 23-24 aprile.

“A partire dal 24 aprile – si legge in una nota del gruppo bancario – inizierà l’attività di rebranding in tutte le Filiali che consentirà di introdurre il valore del brand Crédit Agricole in Sicilia partendo da quanto di positivo viene già percepito: il cambio di paradigma portato da una grande Banca Internazionale in grado di garantire investimenti nel territorio valorizzando allo stesso tempo le sue specificità”.

Chiara Borzì

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