MILANO – “Se c’è una festa, non voglio limitarmi a fare il deejay”. È questa l’efficace metafora utilizzata dall’ingegner Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, durante la presentazione alla stampa dell’Aggiornamento del Piano strategico al 2035. Una revisione al rialzo che punta a cavalcare l’onda del momento, quella dei data center (cuore pulsante della rivoluzione digitale), che genera a cascata una spinta al processo di elettrificazione dei consumi. Un’onda che ha fatto sì che A2A alzasse l’asticella degli investimenti, 23 miliardi nel periodo 2024-2035, di cui 16 per la transizione energetica e 7 per l’economia circolare. Numeri che consentiranno al gruppo lombardo di raggiungere a fine piano un Ebitda (l’indice di redditività prima di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamenti) di 3,6 miliardi di euro e un utile netto di 1,1 miliardi (0,7 nel 2028 e 0,8 nel 2030).
Transizione energetica e fonti rinnovabili
Per quanto riguarda la transizione energetica, l’acquisizione delle reti di distribuzione elettrica nelle province di Milano e Brescia ha permesso al Gruppo di posizionarsi come primario operatore nel processo di elettrificazione. Importante, poi, la crescita nella generazione da fonti rinnovabili, con la previsione di un target di 3,7 GW di capacità installata, tra eolico (“Una risorsa importante – ha sottolineato Mazzoncini – rispetto, per esempio, al solare: basti pensare che il vento c’è sempre; il sole, invece, è un po’ più temporalmente parcellizzato”) e fotovoltaico. Oltre all’obiettivo di 5 milioni di clienti (di cui il 70 per cento elettrici) nel settore Retail.
Data center e digitalizzazione: il cuore del nuovo piano
Nella seconda categoria, quella dell’economia circolare, si collocano invece i già citati data center, infrastrutture digitali che rappresentano la principale novità dell’Aggiornamento del Piano, quest’anno denominato Momentum-Ready to power proprio a sottolineare il fatto che “nelle strategie di riposizionamento A2A si trova sempre al posto giusto nel momento giusto”, ha aggiunto Mazzoncini. Che ha proseguito: “Stiamo continuando a costruire il futuro. Ad oggi sono arrivate richieste per 55 Giga”, di cui il 60 per cento in Lombardia (280 Megawatt di richieste connessioni nella sola provincia di Milano da gennaio ad oggi, ndr).
Del parterre des rois, anche Puglia e Sicilia, “ed è ovvio che sia così, visto che il 97 per cento del traffico internet mondiale passa in 1,3 milioni di chilometri di cavi sottomarini e nel momento in cui hai città come Bari o Palermo che si trovano ad essere caselli sulla rete mondiale internet – ha aggiunto il top manager – va da sé che diventino luoghi potenziali per ospitare data center”. Che dei 23 miliardi di investimenti previsti, ne assorbiranno 1,6.
Economia circolare e gestione dei rifiuti
Rimanendo nell’ambito dell’economia circolare, poi, A2A intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore ambientale, in particolare nel recupero di energia: grazie ai 2,8 miliardi di euro di investimenti dedicati al trattamento e ai 0,5 previsti per la raccolta, nel 2035 il Gruppo tratterà circa 6,6 milioni di tonnellate di rifiuti. Di rilievo, infine, la suddivisione dei 23 miliardi: 4 riguardano cantieri già conclusi, 4 lavori in corso d’opera, 8 da avviare, 7 non hanno ancora un nome. Al momento i cantieri aperti contemporaneamente in tutti i settori dell’universo A2A sono circa 250. Tutte risorse, ha sottolineato Mazzoncini, “che saranno destinate anche all’espansione verso l’estero, già immaginata nel 2021 ma frenata successivamente dalla guerra in Ucraina”.
Risultati 2025 e obiettivi Net Zero al 2050
L’evento è stata anche l’occasione per illustrare i risultati di A2A al 30 settembre 2025, “che confermano – ha concluso l’ad – la nostra solidità e capacità di generare valore attraverso investimenti mirati e sostenibili”. Tra gli indicatori i ricavi, che crescono del 12 per cento, passando da 9.097 a 10.170 milioni di euro.
Infine, entro la fine del 2025 è prevista la presentazione del primo Piano di Transizione climatica del Gruppo A2A: un documento che rappresenterà uno strumento di indirizzo strategico che si pone l’obiettivo di raggiungere il Net Zero (l’equilibrio tra le emissioni di gas serra prodotte e quelle rimosse dall’atmosfera) nel 2050.

