Gli stranieri che decidono di vivere e lavorare in Sicilia aumentano, ma continuano a guadagnare troppo poco. I dati sono quelli forniti dall’Osservatorio statistico sugli stranieri dell’Inps, che ha proposto una disamina dei numeri registrati nel decennio che va dal 2014 al 2023. Nel 2014 gli stranieri lavoratori sul territorio isolano erano 116 mila circa, e in dieci anni sono saliti a 138 mila. Di questi, 117 mila sono lavoratori, 12.700 pensionati e 8 mila sono percettori di prestazioni a sostegno del reddito. Negli anni, sono aumentati i lavoratori e i pensionati, mentre si sono ridotti i percettori di aiuti dalle istituzioni. In particolare, sono aumentati i lavoratori provenienti da Paesi esterni all’Unione europea, che passano dal 2014 al 2023 da circa 54 mila a 78 mila unità. Sostanzialmente fermi i numeri relativi ai lavoratori provenienti dai 15 Stati “storici” dell’Ue. Si riducono, invece, i lavoratori che provengono dagli altri Stati dell’Ue, che passano da circa 31 mila a 22 mila.
In crescita i pensionati
Crescono per le tre categorie i pensionati, che in totale in sostanza raddoppiano, passando da circa 7 mila unità a poco meno di 13 mila. In parallelo, crescono le retribuzioni ma il punto di approdo finale è comunque al limite dell’indigenza. In media nel 2014 i lavoratori stranieri guadagnavano quasi 8 mila euro l’anno, mentre nel 2023 è aumentato, ma a poco più di 10 mila euro. Gli importi maggiori riguardano i lavoratori dipendenti del settore non agricolo, dove si arriva a quasi 13 mila euro annuo, mentre si scende a poco più di 7 mila euro per i lavoratori del settore agricolo e per i lavoratori domestici. Scendendo più nello specifico, coloro che guadagnano di più in media sono i lavoratori che provengono dai paesi dell’Unione europea che non appartengono alla cerchia dei 15 “storici”, e sono appena 10.500. Questa stessa categoria di lavoratori detiene il primato degli importi più bassi, se si guarda ai lavoratori domestici, che in un anno guadagnano in media 3.300 euro.
I dati nazionali
A livello nazionale, nell’anno 2023 il numero di stranieri rilevati dall’Inps è pari a 4.384.044, di cui 3.820.718 lavoratori, 319.456 pensionati e 243.870 percettori di prestazioni a sostegno del reddito. Analizzando la serie storica dal 2014 al 2023, si rileva, nel complesso, una crescita degli stranieri, ad eccezione dell’anno 2020 in cui si registra una lieve flessione. Più nel dettaglio, la diminuzione degli stranieri nel 2020 è unicamente dovuta ad una contrazione del numero di lavoratori, i quali presentano una crescita costante fino al 2019 per poi diminuire del 2,4% nel 2020 e riprendere a crescere negli anni successivi.
Chi gode di prestazioni sociali
I pensionati crescono in maniera sostanziale per tutto il periodo, mentre i percettori di prestazioni a sostegno del reddito vivono un andamento altalenante: crescono in modo consistente fino al 2017, subiscono un arresto nel 2018 e 2019, crescono nel 2020 ma diminuiscono nel 2021, rimangono stabili nel 2022, per crescere di nuovo nel 2023. Gli stranieri non comunitari sono aumentati ogni anno, mentre gli stranieri comunitari dell’Ue a 15 hanno registrato una lievissima crescita fino al 2019, sono diminuiti nel 2020 e nel 2021 a causa della definitiva uscita dall’Unione europea del Regno Unito, per poi crescere di nuovo nel 2022 e nel 2023. Gli stranieri provenienti dai restanti paesi dell’Ue, in buona parte romeni, sono diminuiti tra il 2014 e il 2023 di circa 98.000 unità, il 10,3% del totale.

