TRAPANI – Nelle ultime settimane, in pieno centro storico trapanese, si sono registrati alcuni episodi di criminalità e scontri tra gruppi di ragazzi.
L’amministrazione, guidata da Giacomo Tranchida, fin dall’insediamento in consiglio comunale nel 2018, si è impegnata per il recupero e riattivazione del sistema di video sorveglianza ed il suo potenziamento. Adesso, la Giunta Comunale ha approvato, in tale direzione, il progetto preliminare del sistema di video sorveglianza da inoltrare al Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura di Trapani, finalizzato all’ottenimento di un finanziamento.
Tra gli obiettivi prioritari, la norma individua la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa per i quali sono stati stanziati appositi fondi per l’anno 2020. Ma cosa prevede il progetto? Il costo è di 558.823,96 euro per la creazione di un sistema di video sorveglianza distribuito nel territorio del Comune di Trapani, composto da un centro di gestione, controllo e monitoraggio e da postazioni di videosorveglianza, fissa e mobile, poste nel territorio in corrispondenza di spazi sensibili indicati dagli organi di Polizia, in occasione di un precedente “tavolo tecnico”.
Lo scorso 19 settembre è avvenuta una rissa e un accoltellamento nella stessa notte e nella zona del centro storico di Trapani. La rissa è scoppiata per futili motivi nelle vicinanze della Casina delle Palme ed ha coinvolto due gruppi di giovani. Poco dopo, un episodio più grave in Corso Italia dove un ragazzo è stato accoltellato. Ed è proprio per evitare simili episodi che l’amministrazione vuole fare prevenzione: “Migliorare la sicurezza dei luoghi pubblici in generale, nei quali è necessario monitorare una quantità elevata di persone in maniera discreta ma efficace ed in linea con le disposizioni legislative in materia – si legge in una nota diramata dal Comune. In pratica vogliamo fornire uno strumento concreto alle forze dell’ordine, fornendo apparecchiature adeguate, tecnologicamente attuali, finalizzate non solo alla prevenzione ma anche e soprattutto a reprimere e individuare gli autori di situazioni criminose”.

