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Calcio Catania, dopo Giosa, Piccolo, ora voglion andare via tutti

Calcio Catania, dopo Giosa, Piccolo, ora voglion andare via tutti

Acque agitate in casa Calcio Catania dopo la sconfitta di Monopoli, netta e senza appelli, che sembra abbia lasciato in eredità pericolose scorie.

Acque agitate in casa Calcio Catania dopo la sconfitta di Monopoli, netta e senza appelli, che sembra abbia lasciato in eredità pericolose scorie. Non solo la battuta d’arresto sul campo e una prestazione in cui si fa fatica a salvare qualcosa, ma anche una situazione complicata e rognosa in seno al gruppo rossazzurro. Pare, infatti, che proprio in seguito alla gara del “Veneziani”, diversi giocatori tra cui anche alcuni senatori, abbiano chiesto di andare via, di essere ceduti.

A determinare quello che, da qui alla chiusura del mercato, potrebbe diventare un vero e proprio “fuggi fuggi”, non solo la frustrazione per la sconfitta e la consapevolezza delle limitate potenzialità della squadra, ma anche l’incertezza sul futuro societario e sul destino del Catania.

A fare da sfondo, come abbiamo raccontato in precedenza, le difficoltà gestionali di SIGI a fronte dell’immensa mole debitoria, delle indispensabili spese per portare avanti una stagione agonistica, dell’attuale assenza di investitori in grado di aiutare concretamente la SPA che detiene il club dell’elefante.

Prospettive sconfortanti, tanto per i tifosi quanto per i professionisti che – a vario titolo – orbitano nell’universo Catania. Prevedibile, dunque, che i calciatori mettano in allerta i propri procuratori, alla ricerca di un porto sicuro.

Ma è precipitato tutto in terra pugliese? Ni, probabilmente la sconfitta di sabato e quanto ne è seguito hanno rappresentato, per i giocatori “ribelli”, la classica goccia che fa traboccare il vaso. Senza dimenticare, poi, che si era arrivati al debutto in campionato sull’onda lunga del caso Piccolo.

La sua mancata convocazione aveva allarmato e fatto discutere, rafforzando l’ipotesi di un addio imminente. Che il talento campano abbia mercato è fuor di dubbio e pare che la sua intenzione, alle attuali condizioni, sia quella di lasciare Catania.

La società, con la quale non sarebbero mancati screzi e dissapori, vorrebbe trattenerlo e non vorrebbe arrivare alla rescissione consensuale. Insomma, un’altra situazione ingarbugliata che mina la serenità dell’ambiente rossazzurro.

Tutto ciò, inoltre, rende ancora più difficile il compito del Direttore dell’Area Sportiva Maurizio Pellegrino, a Milano in questi giorni per tentare di mettere a segno gli ultimi colpi in entrata. Ci si chiede, infatti, quale possa essere la fattibilità di queste operazioni alla luce di quanto vi abbiamo esposto.

“Mala tempora currunt sed peiora parantur”, ci verrebbe da dire pensando al momento vissuto dal sodalizio etneo. D’altra parte le vicissitudini di cui, loro malgrado, sono state protagoniste altre società di C (vedi Matera e Trapani) negli anni passati, non fanno ben sperare. L’unica soluzione? Programmazione e investimenti, ammesso che sia possibile anche solo ipotizzarli.

Vittorio Sangiorgi