Crisi energetica, Bonomi: "Ue intervenga, non possiamo chiudere" - QdS

Crisi energetica, Bonomi: “Europa intervenga, servono 50 miliardi”

Crisi energetica, Bonomi: “Europa intervenga, servono 50 miliardi”

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lunedì 10 Ottobre 2022

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, interviene sul tema della crisi energetica e sollecita un intervento dell'Europa.

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parla a La Stampa delle risposte che l’Europa è chiamata a mettere in campo per risolvere il problema della crisi energetica.

Per Bonomi, Bruxelles deve necessariamente provvedere a fissare un tetto del gas e proporre “un Next Generation Eu per l’energia come si è deciso per il Covid”. “Senza, l’Italia sarà a un bivio: salvare industria e famiglie per salvare il Paese oppure finire in una profonda crisi sociale”, ha sottolineato il numero uno di Confindustria.

“Senza industria non c’è l’Italia”

Sono preoccupato più ora che all’inizio della pandemia, è un momento delicato per il Paese e per le industrie. Senza industria non c’è l’Italia. Se chiudiamo migliaia di imprese, vengono meno centinaia di migliaia di posti di lavoro”, ha sottolineato Bonomi.

Mettere in sicurezza economia e lavoro costerebbe, secondo Bonomi, “40-50 miliardi a condizioni attuali per il 2023. Si possono trovare nei mille e rotti miliardi di spesa pubblica“, altrimenti “uno scostamento di bilancio potrebbe dimostrarsi inevitabile.

“Noi siamo pronti a rilanciare il confronto sull’economia a condizione che tutti abbiano lo spirito giusto, la consapevolezza che per raggiungere un accordo occorre lasciare qualcosa sul tavolo”.

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