Crisi Governo, Confindustria Sicilia: "Occorre responsabilità" - QdS

Crisi Governo Draghi, Confindustria Sicilia: “L’Italia non può permettersi stop”

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Crisi Governo Draghi, Confindustria Sicilia: “L’Italia non può permettersi stop”

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venerdì 15 Luglio 2022

Il momento delicato per l'esecutivo Draghi suscita preoccupazione in tutta Italia, per i possibili effetti sulla società e sull'economia nazionale. Il commento di Confindustria Sicilia.

La crisi di Governo Draghi continua e sono diversi gli interventi su tutto il territorio nazionale per chiedere che la situazione non precipiti ulteriormente. “Occorre senso di responsabilità corale, il Paese in questo momento non può permettersi alcuno stop”. Questo è il commento del presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, su quanto sta accadendo in queste ore a Roma.

Crisi Governo, Confindustria Sicilia: “Serve impegno di tutti”

Secondo il presidente di Confindustria Sicilia, le attuali dinamiche economiche “impongono prudenza e senso di unità per il bene del Paese” e la crisi del Governo Draghi sarebbe un male che l’Italia non può permettersi.

“L’auspicio è che l’azione di governo prosegua per il bene della collettività: dei cittadini, dei lavoratori, delle imprese . Serve un impegno di tutte le forze politiche in un momento come questo, agitato dalla crisi russo-ucraina, segnato dalle difficoltà e dalle incertezze economiche legate ai rincari energetici e delle materie prime”, aggiunge Albanese.

“Il sistema produttivo sta soffrendo e l’inflazione è tornata a correre erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori e amplificando le ripercussioni negative sui mercati”, ha aggiunto.

“Solo attraverso una presa di coscienza collettiva – conclude il presidente di Confindustria Sicilia – potremo affrontare e superare la difficoltà dell’attuale momento storico“.

Mentre proseguono i commenti su quanto accaduto ieri pomeriggio (dal voto di fiducia sul Dl Aiuti e lo “strappo” politico del M5S alle dimissioni di Draghi, rifiutate dal presidente Mattarella), la crisi istituzionale sembra ormai aperta. Mercoledì si attende il discorso del premier alle Camere.

Immagine di repertorio

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