Questa estate avremo una Sicilia spaccata a metà, con le province di Catania, Messina e parte del Siracusano e Ragusano che avranno a disposizione risorse idriche nella norma, grazie alle quali sarà possibile programmare anche una stagione irrigua adeguata e la zona occidentale del Palermitano, del Trapanese e parte del Nisseno, dell’Ennese e dell’Agrigentino dove il livello di guardia resta alto. In queste ultime province in sofferenza, però, questa estate l’acqua non mancherà per usi idropotabili, grazie anche a una serie di interventi avviati e ultimati dalla cabina di regia della Regione. Qualche giorno fa il governatore Schifani con l’assessore Roberto Di Mauro, al suo ultimo atto prima delle dimissioni, hanno posto la prima pietra della nuova rete idrica della città di Agrigento. A soffrire, invece sarà nuovamente l’agricoltura dell’area occidentale, un settore trainante della nostra economia, che anche per quest’anno avrà poche risorse idriche.
La bella stagione rischia, quindi, di trasformarsi in un nuovo incubo per molti agricoltori come è avvenuto l’anno scorso. La conferma arriva dall’ing. Salvatore Cocina, capo della Protezione civile regionale, commissario delegato e responsabile della Cabina di regia, su disposizione del governatore Renato Schifani, per la realizzazione degli interventi urgenti finalizzati alla gestione della crisi idrica. Cocina spiega che nella…

