Continua la crisi al call center Mics con sede a Motta S. Anastasia nel Catanese. Apprensione per il destino lavorativo di 120 persone della società. I sindacati, Slc Cgil e Uilcom Uil scenderanno in piazza venerdì 28 novembre per tre ore dalle 9 alle 12. Il sit-in si terrà davanti alla Prefettura di Catania.
Oggetto del contendere sono i lavoratori della Mics Rsl impegnati nei servizi per conto di Enel Energia e oggi costretti a subire ritardi nei pagamenti, mancati versamenti contribuitivi e un’assenza di garanzia di continuità occupazionale.
La nota dei sindacati e la “Fotografia della situazione dei lavoratori”
Il documento diffuso due giorni fa, il 24 novembre, dai sindacati sottolinea i contorni di una situazione sempre più difficile: “molti dipendenti – si legge nella nota – attendono ancora il pagamento del 50% dello stipendio di settembre, l’intera mensilità di ottobre e, in alcuni casi, perfino il saldo del mese di agosto”.
Alcuni, dopo essersi recati alla sede Inps competente, hanno inoltre verificato l’assenza dei contributi previdenziali relativi agli ultimi mesi. Una condizione già denunciata più volte ai ministeri competenti, a Enel Energia e alla proprietà Mics, senza riscontri concreti nonostante le promesse dell’azienda.
Le sigle sindacali sollevano interrogativi sulla procedura che ha portato Mics a rilevare l’attività, chiedendosi “come sia stato possibile autorizzare il passaggio senza verifiche adeguate sulla solidità dell’imprenditore e del progetto industriale”.
E richiamano le responsabilità dei commissari straordinari dell’Abramo Customer Care in amministrazione straordinaria che avrebbero dovuto garantire una transizione protetta e trasparente. Nel documento si sottolinea come, “pur essendo state informate da mesi, le istituzioni non abbiano ancora convocato un tavolo di confronto capace di prevenire l’attuale deterioramento. Nel comunicato del 3 ottobre, l’azienda aveva dichiarato di voler tutelare lavoratori e continuità del servizio, ma per i sindacati tali impegni non hanno trovato una reale traduzione in atti. Si evidenzia invece che il servizio ai clienti Enel è stato garantito con professionalità dai lavoratori della ex sede di Motta Sant’Anastasia, nonostante ritardi salariali e condizioni sempre più critiche”.
Le richieste dei sindacati
Slc Cgil e Uilcom Uil ribadiscono la richiesta di “reintegrare integralmente il personale, mantenere livelli e inquadramenti, e applicare senza eccezioni la clausola sociale. Ogni ipotesi di riduzione del personale o di compressione delle tutele viene considerata inaccettabile, soprattutto in un settore strategico e in una realtà a partecipazione pubblica come quella in cui opera Enel Energia”.
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