VIAGRANDE (CT) – “Percorsi integrati per la promozione della salute nel paziente oncologico”, questo il tema della tre giorni organizzata da Aistom Sicilia (Associazione italiana stomizzati), in cui sono state affrontate le tematiche relative alle criticità del sistema sanitario e, in particolare, sulle conseguenti difficoltà dei pazienti dopo un intervento chirurgico oncologico. Infatti, il passaggio dall’assistenza ospedaliera all’assistenza territoriale prevede una serie di step che includono il medico di famiglia, gli uffici assistenziali delle Asp e le aziende convenzionate che gestiscono i servizi Adi (Assistenza domiciliare integrata), momenti cruciali nel percorso di cura del paziente.
“Noi rappresentiamo i pazienti stomizzati – ha detto il presidente di Aistom Sicilia, Raimondo Arena – coloro che, dopo un intervento chirurgico importante, sono sottoposti a delle stomie. Proponiamo alle Asp di utilizzare la nostra piattaforma, che possiamo mettere a disposizione, per far sì che le comunicazioni riguardanti il paziente vengano richieste direttamente dall’ospedale all’azienda sanitaria, accorciando la trafila burocratica e informando al contempo il medico di famiglia”. Sugli aspetti delle criticità del sistema sanitario, è intervenuto il professore Giorgio Giannone, già direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia oncologica Garibaldi Nesima e capo dipartimento di oncologia, e oggi responsabile dell’Istituto oncologico del Mediterraneo di Viagrande.
“Se vuoi essere operato la settimana prossima, pagando, ti operi la settimana prossima!”
“Oltre alla grave mancanza di medici che letteralmente ‘fuggono’, si assiste anche alla fuga di pazienti – ha dichiarato Giannone -. Da una recente statistica elaborata da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, emerge una realtà preoccupante. Pazienti che scappano dal meridione per ricevere cure altrove, e non ci sono dubbi, vuoi per le liste d’attesa che vengono esageratamente ‘gonfiate’, perché poi se vuoi essere operato la settimana prossima, pagando, ti operi la settimana prossima! E questo non è concepibile in un Paese che ha un servizio sanitario nazionale che è una fortuna, una conquista di civiltà. Questo servizio di sanità nazionale lo dobbiamo difendere in tutti i modi, con i denti e con le unghie; il principio è quello di garantire ai cittadini la salute, il diritto alla salute”.
“Basta con i tempi lunghi, lunghissimi delle liste d’attesa – ha stigmatizzato l’oncologo – Anche per un esame istologico, in particolare per i casi di pazienti con il sospetto di malattia tumorale, qualunque tempo è lunghissimo. Non è questione di una settimana o sei mesi, una donna che ha un nodulo ad una mammella, oppure che ci sia il dubbio che ce l’abbia, non può aspettare, bisogna agire subito. Durante la mia direzione all’ospedale Nesima-Garibaldi, avevo messo una regola: i tumori delle mammelle non avevano liste d’attesa, dovevano essere operati prima possibile. Ma allora come facciamo? Cancelliamo, spostiamo i casi meno urgenti (ad esempio le ernie), ma tu un paziente con un tumore non lo puoi far aspettare!”.
Momento clou del convegno è stato la consegna del premio alla carriera “Aureum Salute” al dottore Giorgio Giannone, oncologo siciliano di fama internazionale. Il premio fa parte del progetto “Aureum School 2025”, un evento presentato in anteprima durante il convegno. Ideato e curato dall’associazione “Belle e Buone Arti, l’Italia delle eccellenze”, l’evento che si svolgerà durante il prossimo anno scolastico propone una piattaforma di riflessione comune tra studenti e mondo della sanità.
Il tema della seconda edizione 25/26 sarà dedicato alla “Dieta mediterranea come prevenzione dei tumori” e ha visto la presenza di un gruppo di studenti che hanno dialogato con Oriana Licciardello, biologa nutrizionista dell’azienda ospedaliera Policlinico San Marco e Pietro Conti, direttore dell’unità operativa complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Guzzardi di Vittoria, anche loro premiati con l’Aureum Salute. Il progetto “Aureum School” rappresenta un’importante occasione di incontro e crescita per la comunità, promuovendo, nell’ambito scolastico, valori di salute, ricerca e solidarietà tra le nuove generazioni e le istituzioni sanitarie.

