Più che di un ritorno alla leva obbligatoria, sarebbe più corretto parlare di una forma di arruolamento volontario. O, come ha precisato il ministro della Difesa Guido Crosetto durante la trasmissione Realpolitik su Rete4, di una sorta di “leva su richiesta”, dal momento che l’intento sarebbe quello di “chiedere se c’è qualcuno in Italia che potrebbe dedicare un anno della sua vita a un servizio a vantaggio dello Stato, a supporto delle sue Forze armate”.
Il chiarimento di Crosetto: “Non è una misura di guerra”
Secondo quanto riportato oggi da Libero, il governo punterebbe a portare questa proposta in Parlamento già a maggio, tramite un disegno di legge che vedrebbe Crosetto come primo firmatario. L’obiettivo della maggioranza sarebbe di arrivare alla pubblicazione della nuova normativa in Gazzetta ufficiale entro nove mesi.
Il tema della leva, del servizio militare e più in generale della difesa nazionale rischia spesso di generare equivoci. Per questo il ministro ha voluto chiarire subito: “Questo non ha nulla a che fare con la preparazione di una guerra e con l’idea di entrare in guerra”. La misura, infatti, avrebbe un duplice scopo: aggiornare l’organico delle Forze armate in base alle esigenze attuali e integrare nei ranghi circa 10mila civili specializzati nella gestione delle emergenze, non solo di natura militare ma anche legate a eventi naturali.
La presentazione del disegno di legge dovrebbe essere affidata direttamente ai vertici militari, scelta su cui Crosetto avrebbe insistito per evitare che il provvedimento possa essere interpretato come una bandiera politica. L’intenzione è quella di far emergere il carattere di interesse nazionale della riforma, e non un progetto legato all’esecutivo.
L’intervento normativo consentirebbe alle Forze armate di accogliere figure competenti in settori strategici come la cybersicurezza e, più in generale, professionisti utili in ambito di “protezione civile allargata“. Una presenza che alleggerirebbe molti compiti oggi svolti dai militari di carriera, spesso non dotati delle stesse competenze tecniche richieste per affrontare situazioni complesse.
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