La paternese avrebbe rivelato informazioni riservate e violato il segreto d'ufficio della camera di consiglio.
Rosanna Natoli è indagata per abuso d’ufficio e rivelazione dei segreti d’ufficio: la Procura di Roma, infatti, ha aperto un fascicolo sulla 58enne, consigliera laica del Csm da gennaio 2023 ed ex componente della sezione disciplinare del Consiglio con Fratelli d’Italia.
Negli scorsi giorni, la consigliera – originaria di Paternò, in provincia di Catania – aveva annunciato le dimissioni dall’incarico.
Csm, Rosanna Natoli indagata per abuso d’ufficio
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per chiarire i contorni dello scandalo che ha interessato la 58enne nelle scorse settimane. Esisterebbe una registrazione di un incontro tra Natoli e il magistrato Maria Fascetto Sivillo. Quest’ultima è stata condannata in primo grado dal Tribunale di Messina per aver presumibilmente preteso la cancellazione di una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate-Riscossioni e avrebbe parlato con Natoli del suo caso.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, la Procura di Roma avrebbe invitato Rosanna Natoli a presentarsi – in qualità di indagata – nelle sedi giudiziarie competenti nella capitale.
L’accusa
Secondo la Procura di Roma, l’indagata Rosanna Natoli – in qualità di componente della sezione disciplinare del Csm al momento del procedimento in corso contro la magistrata Sivillo – avrebbe rivelato segreti d’ufficio e informazioni riservate, “segnatamente quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio dopo la sua audizione”. In più, avrebbe rivelato a Sivillo “l’orientamento espresso dai componenti della Commissione” e avrebbe “compiuto atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto vantaggio patrimoniale nell’udienza del luglio 2024 non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà”.
Il colloquio privato tra Natoli e Sivillo, avvenuto nello studio legale dell’ex consigliera del Csm paternese, sarebbe stato registrato e sottoposto alla Commissione disciplinare prima e alla Procura di Roma dopo. Pare che Natoli si sia interessa al caso della magistrata in quanto “amica di amici”, violando però il segreto della camera di consiglio.
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