Milano, 10 dic. (askanews) – “La nomina della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco rappresenta un riconoscimento storico non solo alla nostra tradizione gastronomica, ma all’intero sistema produttivo che da generazioni porta nel mondo l’eccellenza del made in Italy alimentare”. Così Mario Piccialuti, direttore generale di Unione italiana food, associazione di categoria aderente a Confindustria, commenta la decisione dell’Unesco. L’associazione, che rappresenta 26 categorie merceologiche dell’industria alimentare italiana, sottolinea come questo traguardo premi un patrimonio che va oltre la ricetta: “Parliamo di un settore produttivo complesso che affonda le radici nella storia e in un saper fare centenario che le nostre aziende hanno portato in tutto il mondo con prodotti simbolo, che contribuiscono a comporre non solo le ricette della cucina italiana ma anche a rappresentare i baluardi del pasto all’italiana”, prosegue Piccialuti.
Questi prodotti simbolo del patrimonio culinario italiano sostengono uno dei settori più strategici del Paese. Le 530 aziende di Unione italiana food contano 100mila posti di lavoro con un fatturato di 60 miliardi di euro, di cui 23 miliardi dall’export. Parliamo di 30 miliardi di piatti di pasta, 56 miliardi di tazzine di caffè e quasi 1 miliardo di kg di prodotti da forno e dolci, oltre a 4 miliardi di prodotti a base di cioccolato, che rappresentano il 40% del totale export di tutto il settore alimentare. “Il nostro impegno quotidiano è valorizzare questo patrimonio attraverso l’innovazione e la sostenibilità dei prodotti e delle filiere strategiche. Questo riconoscimento Unesco – conclude Piccialuti – è frutto anche del grande impegno partito nel 2023 dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e dal Ministero della Cultura e rappresenta un punto di partenza per rafforzare ulteriormente la tutela e la promozione della cucina italiana nel mondo, valorizzando il lavoro di migliaia di aziende che ogni giorno contribuiscono a scrivere questa storia di successo”.

