Home » Askanews » Cucina italiana, Veronafiere: percorso nato a Vinitaly 2023

Cucina italiana, Veronafiere: percorso nato a Vinitaly 2023

Cucina italiana, Veronafiere: percorso nato a Vinitaly 2023

“Che conferma valore culturale e identitario nostra enogastronomia”

Milano, 11 dic. (askanews) – L’ingresso della cucina italiana nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità è stato ufficializzato dal Comitato Unesco riunito a New Delhi, completando un percorso annunciato nel 2023 tra i padiglioni di Vinitaly. In quell’occasione la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi avevano brindato all’avvio di una candidatura che diventata riconoscimento internazionale, confermando il valore culturale e identitario dell’enogastronomia italiana.

Proprio a New Delhi, dove si trova per una tappa delle preview internazionali di Vinitaly, il presidente di Veronafiere Federico Bricolo ha commentato la decisione del Comitato Unesco ricordando il significato di questo passaggio per la filiera agroalimentare nazionale. “Come Veronafiere vogliamo congratularci per questo risultato con tutto il sistema-Italia. Si tratta di un riconoscimento che dà ancora più valore alla straordinaria ricchezza enogastronomica del nostro Paese e dà forza alle imprese del vino, del food, dell’olio extravergine di oliva e della ristorazione” ha affermato Bricolo, sottolineando come questo traguardo valorizzi un patrimonio collettivo costruito nel tempo da territori, produttori e ristoratori.

L’esperienza della preview di Vinitaly in India, ospitata nella residenza dell’ambasciatore d’Italia, Antonio Bartoli, alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, offre a Veronafiere un punto di osservazione privilegiato sulla percezione internazionale della cucina e del vino italiani. “Da New Delhi, con Vinitaly, vediamo quanto il vino italiano e la nostra cucina siano un riferimento per operatori e consumatori” ha osservato Bricolo, aggiungendo che “Veronafiere continuerà a fare la propria parte con la sua rete di manifestazioni che comprende Vinitaly, Vinitaly and the City, Vinitaly Tourism, SOL Expo e Fieragricola: piattaforme che accompagnano sui mercati internazionali le aziende nella promozione delle produzioni italiane e dei valori legati alla qualità, salute e sostenibilità”.

La preview riunisce esponenti economici, istituzionali e culturali indiani, in un mercato caratterizzato da una crescita sostenuta e da un potenziale ancora ampio sul fronte del consumo di vino. Il programma dell’iniziativa prevede due presentazioni centrali: quella del “Vinitaly India Roadshow”, che farà tappa a Mumbai e Panaji il 16 e il 18 gennaio 2026, e quella della prossima edizione di Vinitaly in calendario a Verona dal 12 al 15 aprile 2026. Le attività, iniziate l’11 dicembre, proseguiranno anche il 12 a Mumbai con un incontro di networking rivolto a imprenditori italiani e indiani e con la partecipazione a un evento serale organizzato dall’associazione Italia-India.

Il riconoscimento Unesco, arrivato mentre Veronafiere intensifica le sue attività nel Paese, “evidenzia un parallelismo tra la diplomazia culturale e quella economica, entrambi fronti su cui la cucina e il vino italiani rappresentano vettori di identità e promozione”. Il percorso avviato a “Vinitaly” nel 2023, formalizzato il 10 dicembre dal Comitato di New Delhi, “sottolinea la capacità del sistema-Italia di presentarsi unito nelle candidature culturali e nelle strategie di internazionalizzazione, mettendo al centro un patrimonio riconosciuto in tutto il mondo”.