10. Pizzoccheri della Valtellina

La vera novità di questa Top Ten e degli ultimi anni. I turisti e gli stranieri in Valtellina sono soliti riportarli a casa come souvenir. Piatto simbolo della cucina valtellinese, oggi certificato IGP, con tutta probabilità i pizzoccheri nascono nel comune di Teglio (già nel 1548 si hanno le prime tracce letterarie), tanto che dal 2001 esiste una Accademia del Pizzocchero di Teglio.
Ottenuto con acqua, sale, farina di grano tenero e farina di grano saraceno, l’impasto viene lavorato a lungo e lasciato riposare coperto. Si ottiene una sfoglia tirata, spessa due-tre millimetri, ritagliata in tagliatelle di uno per sette cm.
Il Disciplinare prevede anche una versione secca, con l’aggiunta di semola di grano duro al grano saraceno. In entrambi i casi, la pasta viene cotta in acqua bollente insieme a verza e patate e in seguito condita con formaggi locali come il Bitto o il Casera DOP e irrorata con burro lasciato fondere con aglio e salvia. Nel caso in cui non si avessero a disposizione i formaggi tipici locali, è concesso condirli con taleggio e pere o speck e zucchine.

